Snam: intesa con Wolftank per la mobilità a idrogeno
È partita la collaborazione tra Snam4Mobility, società del Gruppo Snam attiva nella mobilità sostenibile, e Wolftank Hydrogen, azienda del Gruppo austriaco Wolftank-Adisa dedicata a impianti di produzione e distribuzione di idrogeno ed energie rinnovabili. La partnership è finalizzata a dare impulso alla mobilità a idrogeno attraverso la realizzazione di stazioni di rifornimento per automobili, bus e camion.
Snam e Wolftank
A seguito della firma di un memorandum d’intesa, le due società stanno infatti valutando iniziative in ambito infrastrutturale per abilitare l’utilizzo di idrogeno nel settore trasporti in Italia e potenzialmente in altri paesi. La prima iniziativa è una manifestazione d’interesse congiunta in risposta alla consultazione dell’Istituto per Innovazioni Tecnologiche (IIT) di Bolzano. E’ finalizzata alla realizzazione di nuove stazioni di rifornimento lungo l’Autostrada del Brennero (A22).
Idrogeno
Snam4Mobility e Wolftank Hydrogen potranno eventualmente definire con accordi vincolanti il reciproco impegno a combinare le rispettive competenze nel settore tecnologico e infrastrutturale. L’obiettivo è favorire l’adozione dell’idrogeno quale vettore green e rinnovabile per la decarbonizzazione dei trasporti. Attualmente, in Italia è attiva una sola stazione di rifornimento pubblica per veicoli a idrogeno, a Bolzano. È stata realizzata nel 2012 con il supporto delle aziende della Piattaforma H2, tra cui la Wolftank.
Snam
Snam potrà fare leva sulle competenze acquisite nella filiera dell’idrogeno, anche attraverso la propria business unit dedicata, per lo sviluppo di progetti di mobilità sostenibile. Nel piano strategico della società è prevista la realizzazione entro il 2024 di almeno cinque stazioni di rifornimento di idrogeno.
Wolftank
Wolftank Hydrogen prevede una forte crescita del mercato delle stazioni di rifornimento idrogeno in Europa e nel mondo, in virtù del fatto che diversi Stati anche fuori dall’Europa, come Giappone, Cina e California, hanno programmato di avere ciascuno un milione di veicoli a celle combustibile (FCEV) in circolazione entro il 2030, con la relativa necessità di infrastrutture di produzione e logistica. Competenze chiave saranno lo stoccaggio e la gestione di software di processo per compressione, controllo temperatura e dispenser.