Sharing logistics, Marciani: “Operatori per cambiare paradigma”
“Il concetto di mobilità come servizio (MaaS) è applicabile anche alla logistica: gli operatori stanno scoprendo le possibilità dello sharing logistics e organizzando il passaggio dal possesso dei beni strumentali al loro utilizzo a consumo. Per facilitare questa transizione, capace di ottimizzare le risorse esistenti, servono dei veri e propri ecosistemi logistici in grado di consentire la condivisione di infrastrutture mobili e puntuali. Così come il consolidamento dei carichi”. È quanto dichiarato da Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council, nel corso di Cmove, l’evento organizzato a Milano da Ink Italia.
Marciani e la sharing logistics
Marciani ha partecipato a due incontri inseriti nell’ambito della sessione InnoMobilità. Centrata sui sistemi di mobilità connessa, ecosostenibile e condivisa. Un’occasione per esplorare le possibilità offerte dal paradigma della sharing economy anche al settore della logistica.
Elementi chiave
Gli elementi chiave di un sistema basato sul concetto di Logistica come servizio (Laas) sono la corretta pianificazione del percorso, la digitalizzazione dei carichi e della rete, un modello di consolidamento aperto che preveda l’utilizzo di medesime infrastrutture (fisse e mobili) da parte di più operatori, la diffusione di veicoli a basse emissioni e di infrastrutture sempre più intelligenti. Il Freight Leaders Council dedicherà al tema il Quaderno 29. Attualmente è in fase di redazione da parte del Comitato Scientifico dell’associazione che riunisce i maggiori player della logistica nazionale.
Dichiarazioni
“Nello scenario della LaaS diminuiscono le barriere di ingresso e aumentano i servizi profilati sulle esigenze del cliente –. Così ha concluso Marciani –. La tecnologia avrà ovviamente un ruolo chiave per abilitare questo nuovo modello, ottimizzare i processi e integrare la filiera. Facilitando l’uso di piattaforme per la condivisione dei carichi e dei magazzini e l’accesso a offerte flessibili di veicoli commerciali basate sull’acquisto di pacchetti di chilometri”.