Seat Leon TGI: un’alternativa efficiente
di Piero Evangelisti
Molto attesa, arriva in questi giorni la Seat Leon TGI confermando la fiducia che la Casa di Barcellona nutre per le tecnologie di propulsione alternative, dalle versioni eTSI mild hybrid ed e-Hybrid plug in alla apprezzata motorizzazione TGI alimentata a metano. Con la base clienti più giovane del mercato e oltre 2,4 milioni di unità vendute delle tre precedenti generazioni, la nuova Leon proietta Seat in un ecosistema fatto di propulsioni ibride, servizi di connettività e nuove tecnologie legate ai sistemi di assistenza alla guida.
Grazie al design reso inconfondibile dal Seat light Concept, Leon possiede tutte le caratteristiche per ritagliarsi un ruolo da protagonista in un sotto-segmento caratterizzato da un cliente che ambisce alla sportività e al dinamismo che contraddistinguono le berline compatte, ora anche a metano.
I vantaggi del gas naturale
La nuova Seat Leon alimentata a metano monta il motore 1.5 TGIda 130 cv abbinato al cambio automatico DSG a 7 rapporti. La vettura montata tre serbatoi per il gas naturale che hanno un volume netto complessivo di 17,3 kg, sufficienti a garantire alla nuova Seat Leon un’autonomia di 440 km completamente a metano, che si estende a 600 km considerando il serbatoio di benzina da 9 litri. L’omologazione monovalente della nuova Leon TGI a metano comporta inoltre importanti benefici fiscali, oltre ai vantaggi legati alle possibilità di accesso in zone urbane regolate da stringenti vincoli di accesso.
Il motore 1.5 TGI utilizza inoltre il ciclo Miller, permettendo di ottimizzare prestazioni, consumi ed emissioni di CO2 che, in ciclo Wltp, che si attestano a 107-118 g/km. La nuova Leon 1.5 Tgi 130 cv DSG è disponibile in abbinamento a tutti gli allestimenti presenti nella gamma del modello ed è già ordinabile con un prezzo a partire da 21.550 euro o da 159 euro al mese e un anticipo di 4.050 euro.