Se un Comune (Milano) invita a non comprare più auto Diesel
È partita Roma, con la volontà di stoppare i veicoli Diesel nel 2024. E ora tocca a Milano, dove il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno che prevede, entro il 2025, il blocco alla circolazione per tutte le vetture Diesel, comprese quelle Euro 6. E, come se non bastasse, una nota a firma “Noi Milano Beppe Sala”, invita i cittadini “a non prendere più in considerazione un veicolo Diesel quando devono cambiare la macchina”.
Ingerenza inammissibile
Si tratta di un’ingerenza pesante nel business del settore e dei concessionari. Una sparata che non tiene conto dei grandi progressi della tecnologia che ha portato i Diesel Euro 6, con i vari step successivi, a ridurre drasticamente e anche azzerare le emissioni, senza contare l’importanza di questi motori nella lotta ai cambiamenti climatici.
Pensassero, quelli del Comune, a organizzare lavaggi della strade più frequenti, evitando così la dispersione di polveri nell’aria.
La filiera si faccia sentire
L’invito a non comprare più Diesel dovrebbe scatenare subito la protesta delle associazioni di categoria, in particolare quelle dei concessionari che rischiano di trovarsi sul gobbo tante macchine a gasolio invendute.
Il presidente di Unrae, Michele Crisci, passi ora dalle parole ai fatti. Organizzi un road-show di esperti capaci di spiegare agli amministratori degli enti locali perché questa battaglia, che ora tracima anche in una sorta di “concorrenza sleale” viste le ingerenze, è sbagliata. Il piano d’azione di Unrae, Federauto, AsConAuto e del resto della filiera deve scattare ora. Occorre contrattaccare motivando scientificamente le proprie tesi, così da mettere all’angolo demagogie e criminalizzazioni strumentali. E poi: perché Roma dal 2024 e Milano dal 2025? Non c’è un minimo di coordinamento…