di Pierluigi Bonora
Come il mondo delle auto e moto storiche rappresentato da Asi (Automotoclub Storico Italiano) ritiene di affrontare l’evoluzione della mobilità verso il “tutto elettrico” e se teme che quanto si profila all’orizzonte possa contrastare con la passione, in virtù di possibili restrizioni sempre più pesanti. A rispondere è Alberto Scuro, presidente di Asi, il quale ritiene che non dovrebbero esserci problemi per questo tipo di motorismo, visto che i veicoli in oggetto percorrono meno di 1.000 chilometri l’anno e, soprattutto, rappresentano un enorme patrimonio storico e culturale per il Paese.
“Sono vere opere d’arte – afferma il presidente di Asi – utili anche a promuovere il territorio e quello che viene chiamato turismo lento. Il 2022? Puntiamo a riprendere a vivere la passione in un modo abbastanza regolare e vogliamo essere i protagonisti della ripresa del Paese”.