Foto: Clay Regazzoni, scomparso nel 2006
Scuderia del Portello: mobilità senza barriere
L’Alfa Romeo 1900 del 1954 condotta da Clay Regazzoni alla Carrera Panamericana 2002che parteciperà come guest car alla 1000 Miglia 2020 (22-25 ottobre) e l’Alfa Romeo 147guidata da Mattia Ziletti – classe 1993 – all’esordio nel Campionato Coppa Italia Turismo 2020 del Gruppo Peroni Race: le vetture della Scuderia del Portello, approntate con il sistema di guida per disabili, faranno da testimonial per un messaggio a sostegno della mobilità senza barriere nel mondo del motorsport e dell’heritage automobilistico.
Clay Regazzoni, ex pilota di F1 diventato paraplegico in seguito a un incidente sul circuito di Long Beach nel 1980, ha voluto che l’Alfa Romeo 1900 della Scuderia del Portello che aveva già partecipato alla Carrera Panamericana in Messico nel 1954, nel 1990 e nel 1991, fosse preparata per lui allo scopo di gareggiare nel 2002. Con questa sua iniziativa ha aperto le porte dello sport automobilistico storico alle persone disabili.
La vettura, danneggiata sensibilmente a seguito di un’uscita di strada nelle ultime prove speciali, è stata restaurata e nuovamente preparata dalla Scuderia del Portello con il medesimo sistema di guida Guidosimplex approntato per Clay Regazzoni; debutterà alla 1000 Miglia 2020 come guest car condotta da un ospite dell’organizzazione. La Scuderia del Portello vuol far sì che il lascito di Regazzoni si traduca in un messaggio sensibile a una mobilità senza barriere al servizio di tutti, incentivando eventi che supportino le Onlus dedicate al sostegno e alla ricerca per la disabilità, spesso causata da incidenti sulla strada, che implica anche particolare attenzione al tema della sicurezza stradale.
Il Team Manager e Responsabile Eventi, Andrea Cajani, ha dichiarato: “La Scuderia del Portello rappresenta dal 1982 il marchio sportivo Alfa Romeo portando negli eventi più prestigiosi del mondo un vero e proprio Museo Dinamico delle Alfa Romeo storiche da competizione. Per trovare i supporti necessari al restauro e alla conservazione di questa vettura unica al mondo, nonché i contributi per le Onlus che aderiranno al progetto, proponiamo ai partner e agli sponsor di “adottare” la vettura durante gli eventi per coinvolgerli in questa iniziativa che mette in luce un tema importante e sempre attuale come quello della mobilità senza barriere; è una forma di sponsorizzazione che non implica il semplice posizionamento di un brand ma che contribuisce a un’azione di charity nell’affascinante cornice del mondo dell’automobilismo storico. Ringraziamo 1000 Miglia srl che è stata la prima azienda a credere nel progetto, oltre ad altri brand prestigiosi del Made in Italy come il Gruppo Camozzi (storico sponsor di Clay Regazzoni)”.
Nuove generazioni: Mattia Ziletti all’esordio con l’Alfa Romeo 147. Il progetto non si limita solo all’ambito dell’automobilismo storico: il ventisettenne Mattia Ziletti, bresciano residente a Riccione, appassionato fin da bambino dell’Alfa Romeo e delle corse, ha coronato il suo sogno esordendo nella prima gara del Campionato Coppa Italia Turismo 2020 sul circuito di Imola lo scorso week end alla guida di un’Alfa Romeo 147 con i colori del Portello, classificandosi terzo di classe. Diventato tetraplegico giovanissimo a causa di una patologia, Mattia con coraggio e costanza ha intrapreso un lungo e complesso percorso di preparazione fisica che gli ha permesso di ottenere la licenza di gara CSAI. Ha investito personalmente, con l’aiuto della mamma Alessandra, nella sua amata Alfa Romeo 147 elaborata da Mirco Righi, storico preparatore della Scuderia del Portello, con un sistema di guida ad hoc brevettato sempre da Guidosimplex.
Ha creato la sua squadra, l’MZ93 Racing Team, con il proprio logo e le livree disegnati con il generoso contributo di Aldo Drudi, noto designer che con le sue creazioni colora da anni il palcoscenico delle due ruote realizzando grafiche per campioni come Valentino Rossi, Max Biaggi, Kevin Schwantz, Mick Doohan e molti altri. “Gli ostacoli, le salite e le curve della vita mi hanno insegnato ad affrontare ogni sfida con coraggio, determinazione e tenacia – racconta Mattia Ziletti -. Attraverso anni di studio e sacrifici sono riuscito a conseguire la licenza sportiva CSAI e ora sono pronto ad affrontare quei medesimi ostacoli in pista per gareggiare con piloti normodotati come quelli che a Imola si sono mostrati molto solidali con me. Porto a casa la mia prima coppa che voglio dedicare alle persone che mi sono vicine: la famiglia, gli amici, il team e gli sponsor. E’ dalle difficoltà vinte che nascono la gioia e la consapevolezza di aver fatto qualcosa in più degli altri in un percorso di vita unico come il mio.Un ringraziamento particolare va a Claudio Tomei, direttore della Scuola di Pilotaggio intitolata a Clay Regazzoni della federazione FISAPS: è stato il primo a credere in me quando sembrava impossibile potessi ottenere la licenza CSAI, impegnandosi in prima persona per testare in pista le mie reali capacità indipendentemente dalla mia complicata situazione fisica. Ora mi preparo alla prossima gara per cercare di migliorare sempre di più i miei risultati sportivi con la mia Alfa Romeo, orgoglioso di schierarla con i colori della Scuderia del Portello che rappresenta la storia del Biscione in pista”.