Salone di Ginevra: si fa ma resta l’incubo Coronavirus

Il Coronavirus non ferma (al momento) il Salone di Ginevra che andrà in scena dal 5 al 15 marzo. “Come potete immaginare – ha commentato Maurice Turrettini, presidente del Geneve International Motor Show – quest’anno l’organizzazione è stata particolarmente difficile a causa delle incertezze legate all’epidemia”. Difficoltà che però non hanno di fatto intralciato i lavori per una corretta organizzazione che, assicurano, comprende anche tutte le precauzioni necessarie in tema sanitario.

Per la cronaca, le affermazioni di Turrettini sono avvenute quando non si era ancora a conoscenza della presenza della malattia in alcune aree del Nord Italia.

Confermati anche i quattro espositori in arrivo dalla Cina e i due da Hong Kong. Sarà quindi un GIMS che si svolgerà in maniera regolare, fra tradizione e innovazione che guarda al futuro, quello sul quale si aprirà il sipario tra due settimane. Punto di riferimento per gran parte delle Case automobilistiche, nonostante diverse defezioni da parte di brand, quest’anno il Salone svizzero ha previsto anche alcune importanti innovazioni che guardano non solo alla mobilità di oggi ma anche a quella del futuro.

Allo scopo di favorire l’evoluzione del Salone e di consentire ai visitatori di vivere nuove esperienze, è stato deciso di dedicare l’intero padiglione 7 alle prove di veicoli a propulsione alternativa, che percorreranno una pista della lunghezza di 450 metri.

Un pezzo di storia dell’automobilismo rappresentato a GIMS 2020, sarà anche quello rappresentato da Expo speciale 1000 Miglia “Crossing the future”, allestito al padiglione numero 6 del Salone, dove andrà in scena un viaggio nella cultura delle corse automobilistiche e nei cambiamenti che l’auto ha introdotto nel corso degli anni nella nostra società. Il presidente Maurice Turrettini, a Milano per presentare la rassegna, si è intrattenuto con Pierluigi Bonora.

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