Rimorchi: leva fiscale per il rinnovo del parco
di Paolo Starace, presidente di Unrae Veicoli Industriali
Quello che riscontriamo nei dati mensili sembra essere una prima conferma dell’andamento positivo del mercato dei rimorchiati confrontato con il 2019, cioè con il periodo precedente i guasti prodotti dalla pandemia, sebbene il semestre continui a segnare una flessione del 10%.
I dati relativi alle domande di finanziamento per il 2021 indicano del resto l’esaurimento delle risorse anche per la categoria dei rimorchiati, confermando l’interesse della domanda a rinnovare un parco obsoleto e pericoloso, se opportunamente stimolata.
Per detta ragione continuiamo a ribadire che i provvedimenti attuativi per rendere disponibili i fondi destinati all’autotrasporto per i prossimi anni, devono essere emanati nel più breve tempo possibile, prima del periodo estivo.
Alle preoccupazioni per una domanda ancora troppo bassa si aggiunge la penuria di materie prime e componenti, che rendono ancor più difficile garantire l’evasione degli ordini in tempi ragionevoli. In queste condizioni, sarebbe opportuno che almeno le scadenze per la rendicontazione delle operazioni necessarie per procedere ai rimborsi venissero riviste in modo da tenere conto delle attuali difficoltà.
Si tratta di un problema molto serio che sta stressando notevolmente la filiera automotive. Già oggi si assiste a una lievitazione dei prezzi che probabilmente continueranno ad aumentare anche nei prossimi mesi. In quest’ottica potrebbe quindi risultare interessante l’ipotesi di privilegiare lo strumento fiscale per sostenere il rinnovo del parco, incentivando la rottamazione dei veicoli più vecchi, meno sicuri e meno performanti in termini di sostenibilità complessiva.