Rimorchi: il 2020 all’insegna dell’instabilità
di Paolo Starace, presidente di Unrae Veicoli Industriali
E’ al dato consolidato (-22,5%) che dobbiamo guardare per farci un’idea realistica dell’andamento del mercato in prossimità della chiusura di un anno caratterizzato da forti anomalie. I dati mensili risentono di una instabilità che può essere imputabile a diverse cause, legate alla discontinuità storica dei periodi di incentivazione degli investimenti nell’autotrasporto, insieme con le varie chiusure ed aperture di attività amministrative, oltre che produttive, che si sono succedute in quest’ultimo anno nel rispetto delle misure di contrasto al diffondersi della pandemia.
Se guardiamo l’andamento mensile del 2019 vediamo che è sostanzialmente negativo, a esclusione dei mesi di gennaio e di luglio, con trend pressoché costante, e con la chiusura dei primi undici mesi a -6% sullo stesso periodo dell’anno precedente.
Se osserviamo il 2020, constatiamo invece un andamento significativamente negativo a due cifre fino ad aprile, che continua con flessioni a una cifra per il resto del periodo, a esclusione di giugno (+7,0%), settembre (+17,8%) e novembre (+23,8%). Questa instabilità ci porta alla fine di novembre con un dato cumulato negativo di -22,5% rispetto al 2019.
In buona sostanza, ci troviamo in presenza di una volatilità del mercato che rende poco realistici i dati e approssimativo qualsiasi tentativo di spiegazione e previsione. Per quanto riguarda i veicoli trainati dobbiamo ancora ribadire alcune osservazioni di carattere specifico, che Unrae va sottolineando ormai da tempo, ma senza che al comparto sia mai stata data la dovuta attenzione da parte dal Decisore politico o dall’Amministrazione dello Stato.
Osservando le prenotazioni arrivate nei termini previsti per il primo periodo di incentivazione agli investimenti per il 2020 e il 2021, si può notare che è stato impegnato per rimorchi e semirimorchi solo il 71,9% dell’importodisponibile. Come già ribadito a più riprese, risulta pertanto evidente quanto prioritaria la necessità che per le varie categorie di autoveicoli finanziabili, sia rinegoziata, già per il 2021, la composizione del mix dei contributi, adeguandola coerentemente con le indicazioni che provengono dal mercato.
Per i rimorchi, a esempio, la finanziabilità potrebbe essere estesa anche ai veicoli trainati non predisposti per il traffico intermodale, acquisiti contro radiazione per rottamazione di corrispondenti unità obsolete, a patto che siano equipaggiati con dispositivi che intervengano sull’efficienza del complesso (sostenibilità, connettività, sicurezza) o con allestimenti specifici di ultima generazione, acquisiti anche questi contro radiazione per rottamazione di corrispondente rimorchio obsoleto.
Unrae è disponibile da subito a studiare con gli altri stakeholders del settore tutti gli aggiornamenti e le semplificazioni della normativa fiscale, finanziaria, amministrativa e tecnica che sono ormai divenute improrogabili per favorire concretamente il rinnovo del parco veicoli rimorchiati, soprattutto se allestiti con dispositivi per trasporti specifici, la cui anzianità media continua pericolosamente ad aumentare sulle strade italiane.