Report McKinsey: dati generati dall’auto e valore potenziale

Il nuovo report di McKinsey, intitolato “Unlocking the full lifecycle value from connected car data”, approfondisce il tema della monetizzazione dei dati delle auto per l’ecosistema della mobilità. Di seguito i risultati chiave, basati su un’analisi dettagliata di 38 casi d’uso.

Il valore potenziale dei dati generati dalle automobili per l’ecosistema della mobilità sarà pari a 400 miliardi di dollari entro il 2030, composto da un potenziale profitto addizionale (250 miliardi di dollari) e risparmi sui costi (150 miliardi di dollari).

Il valore annuale addizionale generato per singola auto è di circa 500 dollari: 310 dollari di profitto potenziale e 180 dollari di risparmio sui costi.

Per l’industria automobilistica questa è una grande opportunità, dato che i profitti dalle vendite di veicoli classici molto probabilmente diminuiranno. Tuttavia, i nuovi player vorranno assicurarsi una parte del nuovo mercato.

McKinsey prevede che il 95% di tutte le nuove auto sarà in qualche modo connesso entro il 2030, oggi è solo il 50%.

Maggiore è il grado di connettività (a esempio, raccomandazioni basate su AI, ecc.), maggiore è il valore potenziale generato: questo sarà particolarmente rilevante per le Case automobilistiche premium.

I casi d’uso più promettenti (che rappresentano circa il 40-45% di tutto il valore potenziale) sono gli aggiornamenti over-the-air, l’ottimizzazione della Ricerca & Sviluppo(a esempio, concentrandosi sulle configurazioni delle auto più popolari) e la manutenzione predittiva.

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