Renault Zoe: regina dei materiali “green”

di Roberta Pasero

“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Direte: cosa c’entra la legge naturale della conservazione della massa di Antoine Lavoisier col mondo automotive? C’entra perché viene applicata con una life-extension di tante componenti secondo la filosofia dell’economia circolare che è diventata consuetudine virtuosa di tanti brand. Possono essere batterie ormai logore, motori a fine carriera, tessuti riciclati. Come quelli che rivestono la Nuova Zoe, city car elettrica di Renault, dove per la prima volta al mondo viene applicato a livello industriale un tessuto composto da fili cardati al 100% riciclati.
In pratica, il materiale che si trova nelle coperture dei sedili, nei rivestimenti della plancia, sulla console, leva del cambio e guarnizioni delle porte è prodotto dalle cinture di sicurezza e dagli scampoli di tessuto riciclati provenienti dall’industria automotive e anche dalle bottiglie di plastica.
E’ l’ultima novità per il marchio francese che ha fatto del remanufacturing una filosofia aziendale tanto che a Choisy-le-Roi, nell’Ile-de-France, lo stabilimento di Renault offre una seconda vita da 70 anni ai ricambi, dai motori alle trasmissioni, dai componenti meccatronici ai circuiti stampati. Come dire che anche le automobili, come a volte alcune persone, meritano di avere una seconda possibilità.

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