Renault 5 Turbo: il mito compie 40 anni
Se c’è un’auto rimasta nei cuori della maggior parte degli appassionati di motori per le sue prestazioni, la sua estetica e la tecnologia derivante dalle corse di Formula 1, quella è decisamente la Renault 5 Turbo. Presentata al Salone di Parigi del 1978 e subito definita la prima auto francese dotata di un motore turbo a benzina. Due anni dopo sarà prodotta in serie.
Ideata dal capo progetto Renault Jean Terramorsi, che purtroppo non vide completata la sua opera perché morì prima della sua produzione. La prima Renault 5 Turbo nacque proprio dalle sue idee innovative e coinvolgenti. Che riguardavano il telaio e le parti meccaniche, tutte intuizioni che convinsero gli ingegneri della casa a svilupparne un primo prototipo. Di colore nero, nel 1978, presentato alla stampa nel novembre dello stesso anno. Proprio in quella occasione al volante della Renault 5 Turbo c’era quel Guy Fréquelin che l’anno successivo la accompagnò al Giro d’Italia dove sicuramente l’auto non riuscì ad esprimere tutte le sue potenzialità, ma fu indubbiamente quella l’occasione che rafforzò la volontà di produrla in serie per un più ampio mercato.
Renault 5 Turbo: un mito che attraversa le strade di città
La produzione in serie di questo moderno gioiello automobilistico cominciò nel maggio del 1980. Con la realizzazione di alcuni modelli base – esattamente 802 unità – privi di optional. Limitati negli allestimenti e disponibili nei colori Blu Olimpo e Rosso Granata, mentre gli interni sfoggiavano il colore opposto della carrozzeria. In compenso, un motore da quattro cilindri e 120 cavalli sul quale era stato montato un compressore Garret dotato di trasmissione a cinque rapporti permetteva alla Renault 5 Turbo di raggiungere la la considerevole velocità di 200 km all’ora.
Esattamente due anni dopo la casa automobilistica parigina produrrà la seconda versione della Renault Turbo 5. Dotata di interni – abitacolo, sedili e finiture – che riprendono direttamente quelli della Renault 5 Alpine Turbo. Mentre la produzione del 1983 prevede un modello dotato di propulsore da due litri che preannuncerà la partecipazione al Campionato Mondiale di Rally.
Passione per le corse mai celata
Se la partecipazione al Giro d’Italia del 1979 non brillò per competitività, negli anni a venire la Renault investì maggiori risorse nella componentistica meccanica. Intenzionata a far valere la sua presenza all’interno dei grandi campionati nazionali e internazionali. E così, nel 1981 vinse il Rally di Montecarlo con l’equipaggio Ragnotti-Andreé. Dopo che l’anno prima si era classificata al secondo posto nel Rally des Cévennes. Dove, grazie alla versione progettata appositamente per questa gara – la 5 Turbo Cévennes -, vennero poste le basi per quello che sarà poi il modello immesso sul mercato.
Ma la sua ambizione rallystica non si ferma qui. Perché, dopo aver montato pneumatici più larghi che garantivano una maggiore tenuta su strada, la successiva versione 5 Turbo Maxi macina successi nel mondo delle gare. Tanto da essere definita da molti la “piccola bomba del rally“.