Recovery Plan: i quattro pilastri per il bene del settore
di Paolo Scudieri, presidente di Anfia
A ottobre 2020, dopo un settembre in crescita (+9,5%), il mercato auto italiano rimane sostanzialmente stabile (-0,2%), scontando un giorno lavorativo in meno rispetto ad ottobre 2019 (22 giorni contro 23). In questa fase, siamo impegnati negli incontri ministeriali per la presentazione delle proposte della filiera automotive italiana relativamente al Recovery plan, occasione da non perdere per sostenere il settore in questa difficile transizione industriale, lavorando sui quattro pilastri necessari a garantirne il riposizionamento strategico e il vantaggio competitivo: interventi a supporto degli investimenti in ricerca e innovazione e prima industrializzazione; promozione di progetti di smart e sharing mobility; interventi sul capitale umano e interventi finanziari a sostegno delle imprese.
Ci auguriamo che queste linee di intervento siano considerate prioritarie e possano avere adeguato spazio nel piano definitivo. In riferimento all’attuale congiuntura, riteniamo opportuna l’introduzione di una misura che incoraggi gli investimenti delle imprese per il rinnovo del parco circolante dei veicoli commerciali leggeri, in modo da sostenere il mercato e, contestualmente, ottemperare alle esigenze di miglioramento della qualità dell’aria in ambito urbano, dove la logistica delle merci sta vivendo una fase di particolare sviluppo.
L’idea è prevedere un contributo economico differenziato in base alla massa totale a terra del veicolo, al tipo di alimentazione e all’eventuale rottamazione di un veicolo della medesima categoria fino a Euro 4/IV.