Recovery Fund: via alla rivoluzione green e digitale

di Gian Marco Giorda, direttore di Anfia

In una fase così difficile per il Paese, la filiera automotive italiana non può che sposare pienamente l’appello a rispettare tutte le prescrizioni e misure di sicurezza in vigore per contrastare l’aggravamento della pandemia a tutela di tutti i lavoratori, fornitori e clienti. Proseguire le attività in sicurezza è quanto mai importante in questi mesi, per evitare un nuovo tracollo del mercato, che provocherebbe conseguenze devastanti per il settore. Voglio ricordare quanto duramente quest’ultimo sia stato colpito dal precedente lockdown nazionale, che aveva visto la chiusura dei concessionari dal 12 marzo al 3 maggio e la sospensione delle attività produttive non essenziali dal 22 marzo, con il conseguente quasi azzeramento delle vendite di autovetture (-85,4% a marzo e -97,5% ad aprile, con un ribasso del 51% nel bimestre, rispetto a marzo-aprile 2019) e crolli molto pesanti anche nei comparti dei veicoli commerciali e industriali.

Ora che la domanda di auto, dallo scorso agosto, è risultata in recupero grazie alla spinta degli incentivi – il consuntivo dei primi 10 mesi del 2020 è comunque a -30,9% e per fine anno è prevista una contrazione complessiva del 25% rispetto al 2019 – un ulteriore arresto sarebbe impensabile. Guardando al futuro riteniamo indispensabile un rinnovo delle misure di sostegno alla domanda, secondo una strategia mirata a premiare l’acquisto delle vetture con emissioni di CO2 più in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione della mobilità, instradando così i consumatori verso un cambio di paradigma che investe anche le loro scelte d’acquisto, modalità di fruizione della mobilità e abitudini di spesa. Accanto a questo, è fondamentale attuare, nella cornice del Recovery Plan, un piano di interventi per il riposizionamento strategico e il vantaggio competitivo della filiera industriale automotive italiana, chiamata a uscire vittoriosa non solo dalla crisi Covid-19, ma anche dalla rivoluzione green e digitale.

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *