Rc familiare: in 5 milioni hanno ancora le idee confuse

Nessun rinvio per l’Rc familiare; la nuova norma è entrata in vigore il 16 febbraio, ma sono molti gli italiani che hanno le idee confuse sul nuovo sistema assicurativo. Secondo l’indagine che Facile.it ha commissionato a mUp Research e Norstat, il 14,1% dei rispondenti assicurati, pari a oltre 5,5 milioni di individui, ha apertamente dichiarato di non aver capito come funzioni l’Rcfamiliare.  

La fetta più grande di beneficiari della nuova norma saranno, di fatto, le famiglie che hanno un parco mezzi composto da almeno un’auto e un motoveicolo; in questo caso, per assicurare il veicolo a due ruote o viceversa, i membri potranno utilizzare la classe di merito più favorevole tra quelle maturate da chiunque nel nucleo familiare. Una situazione che, secondo quanto emerso dall’indagine, riguarderà il 18% dei rispondenti, pari a circa 3 milioni di famiglie. Curioso notare come, a livello territoriale, in percentuale saranno più i nuclei residenti nel Centro Italia ad approfittare di questa opportunità (25,2%), rispetto a quelli residenti nelle regioni del Nord Est (14,7%).

L’attuale sistema assicurativo, grazie alla cosiddetta Legge Bersani, consente già ai membri di una famiglia di utilizzare la classe di merito più favorevole maturata su un’automobile per assicurare un’altra auto, ma solo nel caso in cui si tratti di acquisto di un veicolo che entra per la prima volta in possesso della famiglia (indipendentemente dal fatto che il mezzo sia nuovo o usato).

Con l’Rc familiare decade anche questo vincolo e gli automobilisti italiani potranno utilizzare la classe di merito più favorevole per assicurare anche veicoli già di proprietà del nucleo familiare.

Secondo quanto emerso dall’indagine, questa casistica potrebbe riguardare il 15,5% dei rispondenti, ovvero circa 2,6 milioni di famiglie.

Ma potranno davvero aderire tutti? In realtà no; non potranno trarre beneficio dall’Rc familiare gli assicurati che sono già in prima classe di merito, i nuclei che hanno un solo veicolo e, come indicato dalla norma stessa, tutti gli assicurati che hanno causato nei 5 anni precedenti un sinistro con colpa.

Continuando a scorrere l’indagine, emerge che il 46,9% dei rispondenti, pari a circa 8 milioni di famiglie, ha affermato di non poter aderire al nuovo sistema assicurativo. Tra questi, il campione più numeroso è rappresentato dai nuclei familiari che hanno dichiarato di non poter beneficiare della norma perché in possesso di un solo veicolo; il 30,6% dei rispondenti, pari a 5,2 milioni di famiglie. La percentuale è addirittura superiore tra i residenti al Sud e nelle Isole, dove raggiunge il 38,3%.

Va fatto notare, però, che il 5,6% delle famiglie intervistate (percentuale che sale sino al 6,3% al Centro Italia) ha dichiarato che, alla luce del potenziale calo del costo dell’assicurazione, ha intenzione di acquistare un veicolo a due o quattro ruote da aggiungere al parco mezzi della famiglia.

Il 16,3% dei rispondenti all’indagine, pari a circa 2,8 milioni di famiglie, ha invece dichiarato che non approfitterà della nuova norma perché tutti i membri del nucleo familiare sono già in prima classe di merito.

A questi “esclusi” vanno inoltre aggiunti gli automobilisti che, negli ultimi 5 anni, hanno causato un sinistro con colpa; secondo l’osservatorio di Facile.it si tratta, solo nel 2019, di quasi 1,2 milioni di automobilisti.

 

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