Range Rover Velar, forma e sostanza
di Piero Evangelisti
Velar, l’ultima nata di Casa Range Rover, è stata, fin dal suo recente debutto, un autentico campione di incassi in fatto di premi, primo tra tutti il World Car Design of the Year, il più ambito da ogni stilista. Si dice che la bellezza sia un fatto molto soggettivo, ma in alcuni casi, come per il Suv britannico, l’attributo “bello” gli viene generalmente riconosciuto, un giudizio che inorgoglisce (non che ce ne sia bisogno) il Chief Designer di Land Rover, Gerry McGovern.
Quando si acquista un’auto come Velar il lato emozionale conta moltissimo, in special modo quando la linea di una vettura esprime anche un certo status, ma la sostanza, i contenuti dell’auto, hanno ancora un peso importante, perché anche le prestazioni sono un elemento di distinzione.
Nuovi motori e più tecnologia
Per i clienti del Suv “mid size” britannico ci sono adesso due nuovi propulsori Euro 6 a benzina e diesel, entrambi con architettura V6 e tre litri di cilindrata che espandono l’offerta verso l’alto. Per auto come Velar la motorizzazione diesel è ancora la preferita e quindi riceverà un’ottima accoglienza il motore siglato D275 che sviluppa una potenza massima di 275 cv e vanta una notevole coppia di 650 Nm, valori che lasciano intuire l’elevato piacere di guida, quello che ci si aspetta da un Suv premium.
Su Velar il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida era già ricco e adesso si aggiungono altri dispositivi come l’Adaptive Cruise Control con Steering Assist , attivo da 0 a 180 km/h, che permette di sterzare il veicolo e conservare la propria corsia di marcia, mantenendo contemporaneamente la distanza predeterminata dalla vettura che precede. Altre novità sono la telecamera posteriore, i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, il Driver Condition Monitor, l’Emergency Braking e il Lane Keep Assist.