Quello sgarbo (che pagherà salato) del “Mondial” di Parigi alla Ferrari
Incidente diplomatico tra gli organizzatori del “Mondial de l’Auto” di Parigi e la Ferrari. A irritare non poco i dirigenti del Cavallino, è stata la collocazione anonima dello stand, nel Padiglione 1, accanto agli spazi espositivi di marchi sicuramente non di grande appeal, che dalla presenza delle «Rosse», a pochi metri, non potranno che trarre beneficio. Una furbata? Una gaffe della direzione del quartiere fieristico? Un semplice malinteso?
Ferrari e l’ultima al “Mondial” di Parigi
Ferrari Sta di fatto, che quello che una volta era il “Mondial” delle quattro ruote si è giocato la presenza di Ferrari nella prossima edizione (sempre se ci sarà) tra due anni. Lo stand della Casa di Maranello occupa lo stesso spazio delle precedenti edizioni, quando, però, era circondato da tutti i marchi di Fca, quindi con il peso e l’immagine che gli competono.
Ma ora, al posto di Jeep, Alfa Romeo, Fiat e Maserati, a condividere la superficie sono il marchio vietnamita VinFast, che ha siglato un accordo di collaborazione con Pininfarina, Moke, M-Tech, American Car City e altri. E poi diverse società della componentistica. Per trovare lo stand italiano, inoltre, bisogna aggirare quelli dei marchi francesi, padroni di casa, in bella vista all’ingresso del padiglione. Insomma, Ferrari c’è, ma non si vede, almeno subito. E quando lo stand appare al pubblico, dietro la «barriera» francese, il contorno fa festa.
Non è un caso che la confinante vietnamita VinFast abbia programmato la conferenza stampa (testimonial Miss Vietnam e David Beckam, il quale, seppur alla sua portata, non ha degnato di uno sguardo le «Rosse») poco prima che Enrico, Galliera (direttore commerciale), Michael Hugo Leiters (direttore tecnico) e Flavio Manzoni (capo del design) scoprissero le due «barchette» Monza Sp1 e Monza Sp2.