Quella carneficina di centauri di cui nessuno parla

di Giordano Biserni*

Lo avevamo anticipato sulla pagina FaceBook dell’Asaps: “C’è una notizia che stasera sui Tg non sentirete e domani sui giornali non leggerete. In questo fine settimana alle 17 di domenica (e non è sera) sono già almeno 19 (DICIANNOVE!) i motociclisti morti in incidenti stradali di cui l’Osservatorio ASAPS ha raccolto i dati e di cui vi daremo conto”. Ecco come promesso che ora vi diamo contezza, i motociclisti morti sono stati 22 (VENTIDUE) e parliamo dei dati raccolti dall’Osservatorio ASAPS (qui ringrazio i nostri bravi referenti ASAPS che ci hanno aiutato a raccogliere questi drammatici dati).
Non è questa la sede per aprire la solita sequela di polemiche: la colpa è dei motociclisti, la colpa è delle moto troppo potenti, no la colpa è dei guardrail, la colpa è degli automobilisti distratti e troppo veloci, la colpa è degli anziani, la colpa è dei giovani.

Allora aggiungiamo anche la scarsità dei controlli col calo di pattuglie sulle strade, la criminalizzazione dei mezzi tecnici di contrasto: Autovelox ed etilometri, della mancanza di campagne informative, della mancanza di educazione civica/stradale Basta!!

Ma si può vedere una carneficina del genere, mentre tutti tacciono? Noi come Asaps non ci stiamo. Vengono così celebrati altri 22 funerali di motociclisti, spesso giovani, molte volte padri di famiglia, con bambini dietro il feretro che guardano smarriti tutti quei motociclisti là fuori della chiesa, mamme che hanno finito le lacrime, mogli che non sanno spiegarsi come possa essere successo!

Noi non taciamo, anzi tacciamo di responsabilità quanti nella politica e nelle agenzie di controllo non si spendono con nuove energie per fermare questa assurda carneficina dei fine settimana assolati. Grazie a quanti ci sostengono con la loro iscrizione affinché la voce libera di Asaps continui il suo percorso di documentata denuncia delle situazioni più gravi per la sicurezza stradale.

*Presidente di Asaps

 

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