Quel filo metallico tra due alberi che può uccidere
di Claudia Russomando
La cronaca ci riporta ancora una volta un episodio criminale ai danni dei motociclisti. Un filo metallico, teso tra due alberi ad altezza pilota, ha messo a rischio la vita di un ragazzo di 16 anni che stava praticando enduro sulle rive del fiume Oglio, a Costa Volpino, in Lombardia. Solo una serie di circostanze fortuite hanno impedito che la trappola criminale potesse avere conseguenze tragiche: il giovane endurista, è stato colpito al torace e alle braccia e non al collo.
Il presidente della FMI, Giovanni Copioli oltre a inviare un messaggio di solidarietà alla famiglia del ragazzo, ha promesso l’impegno della Federazione a supporto delle autorità nello svolgimento delle indagini alla ricerca dei responsabili. Allo stesso tempo, Copioli, ha iniziato un’opera di sensibilizzazione verso i Moto Club in modo che possano mettere in atto azioni di sorveglianza nelle zone dov’è possibile praticare la disciplina in fuoristrada delle due ruote.