Quando l’elettrico serve davvero

di Piero Evangelisti

Il dibattito sul futuro delle auto elettriche sembra infinito. Da una parte le Case che annunciano, più che presentare, intere gamme a emissioni zero, dall’altra Paesi che proclamano l’imminente bando di tutte le vetture che non siano dotate di almeno un motore elettrico. E intanto cosa succede tra gli automobilisti che, in fin dei conti, sono quelli che decideranno realmente il futuro dell’auto elettrica? Che le Ev crescono al rallentatore, perché in molti Paesi mancano incentivi e infrastrutture di ricarica. Tra le poche eccezioni c’è Renault Zoe, la francesina offerta esclusivamente in versione elettrica pura, che adesso debutta anche in versione Van.

I commerciali arriveranno prima delle vetture

Zoe Van potrebbe diventare subito molto popolare, perché l’ambito nel quale è destinata a muoversi è perfetto: la cittàdove, a differenza delle aree extraurbane, dove l’autonomia di un’elettrica crolla, una Ev trova molte opportunità per ricaricare le batterie anche durante la marcia. Con un vano di carico da mille litri e un carico utile di 440 kg, Zoe Van, con un’autonomia di 400 km registrati in fase di omologazione Nedc, diventa un mezzo perfetto per la logistica all’interno del perimetro delle città – e nelle zone limitrofe –  dove ha libero accesso e parcheggiare gratuitamente fra le strisce blu. Renault Zoe Van conserva intatto il comfort della versione berlina, e anche se dovesse viaggiare senza il carico può rappresentare un ottimo investimento per un’azienda.

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