L’attività 2021 di M&A a livello mondiale nel settore IM&A (Industrial Manufacturing & Automotive) è cresciuta rispetto al 2020 del 30% in termini di volumi, con oltre 13mila operazioni e del 67% in termini di valore, raggiungendo un controvalore di 660 miliardi di dollari, superando anche l’attività ante pandemia. I fondi di Private Equity rimangono molto attivi, con quasi 9mila operazioni, anche se vi è un leggero aumento della quota di operazioni corporate rispetto all’anno precedente (quota sul totale delle operazioni corporate: dal 30% del 2020 al 36% del 2021).
A livello italiano, la crescita del mercato IM&A è stata del 22% in termini di volume e del 28% in termini di valore (escludendo dal dato 2020 il megadeal Autostrade), con oltre 337 operazioni per un controvalore di $ 10,5 miliardi (calcolato sulle 73 operazioni con deal value pubblico). Il rapporto tra deal corporate e PE è rimasto sostanzialmente simile a quello dell’anno precedente: i primi rappresentano il 33% del volume, mentre i secondi il 67%. Questi i dati inclusi nell’ultima edizione dello studio di PwC Global M&A Industry Trends nell’Industrial Manufacturing & Automotive (IM&A).
Nicola Anzivino, Global & Emea Deals IM&A Leader, IM&A Advisory Leader Italy, Partner, PwC Italy, spiega che: “La ripresa economica e il conseguente aumento della domanda di prodotti e servizi del settore stimolerà l’attività M&A, soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico (digitalizzazione e automazione in primis) e in quelli collegati alla green economy (ESG), grazie agli investimenti delle aziende in questi due key themes”.
Alcuni cambiamenti disruptive del settore, come ad esempio gli Electric Vehicle (EV) nel settore Automotive, determineranno una mutazione duratura della domanda di veicoli e una riconversione dei processi produttivi che porterà beneficio ad alcuni settori collegati, ad esempio quello della produzione di batterie elettriche e della componentistica auto ad alto contenuto tecnologico, mentre altri player, come quelli concentrati sulle propulsioni tradizionali, dovranno percorrere grandi progetti di trasformazione che a loro volta genereranno altre operazioni straordinarie.
Questi settori promettenti continueranno ad attirare l’interesse sia dei fondi di Private Equity sia delle aziende con abbondante liquidità, entrambi interessati soprattutto a operazioni capability driven. Il mercato delle operazioni straordinarie vedrà ancora alcune transazioni in distressed assets, rappresentate dalle aziende più impattate dalla pandemia che in passato hanno avuto problemi di liquidità o hanno puntato troppo su prodotti e tecnologie ormai obsolete.
Le pressioni inflazionistiche sulle materie prime, i problemi di approvvigionamento riguardanti alcuni fattori produttivi (a esempio: semiconduttori, chip, ecc.) e le tensioni geopolitiche rappresentano comunque la sfida più complessa da affrontare per le imprese del settore IM&A.