Punire i camion vuol dire affossare l’economia Ue

di Danilo Oscar Lancini*
 
Nel 2017, il settore europeo degli autocarri ha rappresentato una flotta in circolazione di circa 6,5 milioni di veicoli, movimentando 14 miliardi di tonnellate di merci all’anno, trasportando circa il 72% di tutte le merci terrestri in Europa, ovvero il 90% del valore totale delle merci. L’importanza del settore per l’economia dell’Ue è chiara e sta crescendo, e oggi i veicoli pesanti sono alimentati per il 98% a gasolio.
É giusto puntare a un piano ambizioso per una riduzione delle emissioni di CO2 generate da questo settore, ma tale piano deve avere obiettivi realistici sia da un punto di vista tecnologico che in termini di sostenibilità dei costi di produzione. Gli attuali target proposti sono frutto più di fantasia che di una reale stima delle tecnologie esistenti e sviluppabili, e forzano il mercato verso la sola opzione elettrica, scelta non di per sé sbagliata ma il mercato e soprattutto la tecnologia non sono assolutamente pronti.
Analogamente a quanto ho detto relativamente alle emissioni degli autoveicoli e dei veicoli commerciali leggeri, non è previsto nella proposta un sistema che vada a riconoscere il ruolo dei combustibili rinnovabili, è invece di fondamentale importanza che per gli obiettivi di decarbonizzazione vengano riconosciuti il contributo e i benefici di tali fonti tramite l’introduzione di una metodologia di calcolo che riconosca la componente rinnovabile immessa in rete a livello Europeo.
È quindi fondamentale considerare l’intera catena del carburante, compresi l’estrazione, la produzione, il trasporto e l’uso del combustibile o dell’elettricità, al fine di fornire un confronto più realistico delle diverse opzioni, e in questo senso è importantissimo riconoscere il ruolo del metano e del biometano. Infine le penalizzazioni previste in caso di non conformità dalla Commissione appaiono ispirate a un confronto tra le emissioni di CO2 dei veicoli commerciali leggeri con quelle dei camion (in grammi CO2 per km) che risulta essere fuorviante, finendo paradossalmente a disincentivare i viaggi a pieno carico, ossia l´efficienza del trasporto su gomma.

*Eurodeputato

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