Produzione veicoli: troppi gli effetti negativi

di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia

Dopo l’inversione di tendenza registrata ad agosto (-1,8%), che faceva seguito a  cinque mesi consecutivi in crescita, a settembre la produzione automotive italiana presenta una flessione a doppia cifra, quindi molto più marcata (-12,1%).

Per il terzo mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una  flessione tendenziale, a settembre del 38,1% (-37,4% lo scorso agosto e -7,4% a luglio), un dato ben evidenziato dall’andamento della produzione di autovetture nel mese,  nuovamente in marcato ribasso, come già ad agosto.

Gli elementi di maggior peso nel  determinare questa contrazione restano lo shortage dei semiconduttori e l’esaurirsi delle risorse del fondo Ecobonus per l’acquisto di autovetture con emissioni da 0 a 60  g/km di CO2, poi rifinanziato, con risorse nuovamente disponibili solo dallo scorso 27  ottobre, e nuovamente azzerato in meno di due giorni.

Effetti negativi dei troppi “stop  and go” degli incentivi che auspichiamo non si ripetano nel 2022, grazie  all’introduzione, nella Legge di Bilancio, di un provvedimento strutturale triennale a  sostegno sia del mercato delle autovetture che del mercato dei veicoli commerciali  leggeri a basse emissioni, nel quadro di un piano di accompagnamento della transizione  energetica e produttiva del settore.

Per il comparto della produzione di parti e accessori per autoveicoli l’indice della produzione aumenta del 17,9% nel mese, complice il confronto con un settembre 2020  ancora in forte calo (-23,8%) e anche l’export dei primi 7 mesi dell’anno in corso chiude  in rialzo rispetto allo stesso periodo del 2020 (+32,3%).

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