Produzione in Italia: dato reale (negativo) nel confronto con il 2019
di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia
Dopo il calo registrato a febbraio, nel terzo mese dell’anno l’indice della produzione automotive riporta nuovamente un segno positivo, unicamente derivante, tuttavia, dal confronto con marzo 2020, primo mese di applicazione del fermo produttivo per le attività classificate come non essenziali nell’ambito delle misure di contenimento della pandemia. La situazione reale risulta dal confronto marzo 2021-marzo 2019, che evidenzia una contrazione sia dell’indice della produzione del comparto automotive nel suo complesso (-4,2% e -6,1% nel confronto Q1 2021 – Q1 2019), sia dei volumi produttivi di autovetture (-2% e -10,8% nel confronto Q1 2021 – Q1 2019).
Ribadiamo quanto sia importante rifinanziare gli incentivi all’acquisto di nuove autovetture della fascia emissiva 61-135 g/km di CO2 e gli incentivi per il ricambio del parco dei veicoli commerciali leggeri per stimolare la domanda e risollevare i ritmi della produzione in questa fase ancora critica, in cui anche il ricorso alla CIG del settore automotive non accenna a diminuire, risultando, anzi, in notevole aumento a marzo 2021 rispetto a marzo 2020.
Inoltre, per contrastare i ritardi nelle consegne delle nuove auto dettati dalla crisi di approvvigionamento dei microchip, Anfia, insieme alle altre maggiori associazioni del settore, ha chiesto al governo di prorogare le tempistiche previste dal decreto che ha introdotto gli incentivi per le vetture toccate dall’ecobonus, in modo da consentire ai venditori di confermare l’operazione di vendita entro 300 giorni anziché 180.
Riguardo alle misure di medio-lungo periodo per centrare gli obiettivi del Green Deal europeo, continuando a sensibilizzare il mercato verso la mobilità a impatto zero, auspichiamo, infine, che l’ecobonus per le nuove vetture della fascia emissiva 0-60 g/km di CO2 venga prorogato fino al 2026, rendendo strutturale una misura che ha avuto successo.