di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia
Il trend di crescita della produzione automotive italiana iniziato a marzo 2021 si interrompe ad agosto, quando l’indice segna una variazione tendenziale negativa dell’1,8% rispetto ad agosto 2020, che aveva chiuso in calo a doppia cifra (-14,4%). Per il secondo mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una flessione tendenziale, ad agosto del 37,4%, quindi decisamente più pesante rispetto a quella di luglio (-7,4%). I volumi produttivi del settore nel suo complesso nell’ottavo mese del 2021 sono inferiori del 15,9% rispetto ai livelli del 2019 e anche il consuntivo da inizio anno segna una flessione (-8,6%) rispetto a gennaio-agosto 2019.
Sulla contrazione dell’ottavo mese dell’anno, oltre al fattore stagionale caratteristico dei mesi estivi, ha influito l’esaurirsi delle risorse del fondo Ecobonus per l’acquisto di autovetture con emissioni da 0 a 60 g/km di CO2, e quindi anche l’effetto “attesa” per i nuovi incentivi, visto che entrambi hanno pesato negativamente sulla domanda. Continua a incidere anche la crisi dei semiconduttori, ancora lontana da una normalizzazione delle forniture, responsabile di rallentamenti e blocchi nella produzione e ritardi nelle consegne delle nuove auto.