di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia
Il segno negativo del mese di dicembre, con l’indice della produzione automotive italiana a -9,8%, conferma il trend discendente dei quattro mesi precedenti. In particolare, per il sesto mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una contrazione a doppia cifra, -12,3%, e si conferma in flessione anche l’indice della produzione di parti e accessori per autoveicoli, -6,8%, così come la produzione di autovetture (-8,5%), sebbene il calo sia più contenuto rispetto al mese precedente
Guardando all’intero 2021, la produzione automotive nel suo complesso chiude l’anno in rialzo a doppia cifra (+11,8%) rispetto al 2020, pesantemente inficiato dalle conseguenze della pandemia, soprattutto nella prima parte dell’anno. Se da un lato, le misure di incentivazione attivate nel corso del 2021 hanno contribuito, almeno in parte, alla ripresa del settore, i continui “stop & go” dei vari provvedimenti di rifinanziamento sono risultati controproducenti, creando un effetto attesa nella domanda e, quindi, rappresentando un elemento di discontinuità anche per la filiera produttiva, già pesantemente colpita dai rallentamenti causati dalla crisi dei semiconduttori.
Auspichiamo la rapida attivazione di un piano strutturale di sostegno alla domanda di auto elettrificate e veicoli commerciali leggeri a basse emissioni nell’ambito di un più ampio piano di accompagnamento della filiera produttiva automotive, non più procrastinabile, che la metta nelle condizioni di affrontare la sfida della decarbonizzazione della mobilità al 2030-2035 supportando le imprese negli investimenti in nuove tecnologie e adeguando in parallelo anche la rete infrastrutturale di ricarica e rifornimento dei veicoli.