Produzione auto: ancora dati preoccupanti

di Gianmarco Giorda, direttore di Anfia

Per il quarto mese consecutivo, l’indice della fabbricazione di autoveicoli registra una  flessione tendenziale, a ottobre del 33% dopo il -38,1% di settembre (-37,4% lo scorso  agosto e -7,4% a luglio), mostrando nuovamente un pesante calo il comparto delle  autovetture (-43,6% nel mese). La produzione di autoveicoli continua a essere  fortemente penalizzata dalla carenza di microchip, che frena e interrompe i flussi  produttivi lungo tutta la filiera, un fenomeno destinato a normalizzarsi, secondo gli  analisti, non prima del 2023.

Mentre l’indice di produzione di parti e accessori per  autoveicoli mantiene il segno positivo a ottobre, non si può dire lo stesso per l’indice  del fatturato riferito al mese di settembre, in ribasso del 16,2%, con una notevole  contrazione in particolare sul mercato interno. Fatturato in frenata anche per il  comparto autoveicoli e per la filiera automotive nel complesso (-25% nel mese, con una  flessione del 31,1% sul mercato interno).

In questa situazione di evidente difficoltà, auspichiamo la non più rimandabile  definizione di un piano di politica industriale per l’automotive che oltre alle misure di  sostegno al mercato comprenda interventi per la riconversione della filiera produttiva e  per lo sviluppo infrastrutturale per le nuove tecnologie. In riferimento all’approvazione  del testo della Legge di Bilancio 2022, ora in discussione in Parlamento, speriamo venga  mantenuta la promessa fatta dal ministro Giancarlo Giorgetti riguardo al  rifinanziamento degli incentivi alla domanda delle auto e dei veicoli commerciali  leggeri a basse emissioni, secondo un approccio pluriennale che orienti il mercato evitando la discontinuità dei provvedimenti a singhiozzo che ha caratterizzato l’anno  che sta per chiudersi”.

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