Prima elettrica di Volvo e anche l’auto più sicura
XC40 Recharge sancisce una nuova era. È la prima di cinque elettriche pure che arriveranno entro il 2025, mentre tutti i modelli della Casa svedese sono già oggi disponibili in versione elettrificata ibrida plug-in, con tutta l’energia in omaggio per un anno
di Valerio Boni
La rivoluzione per Volvo inizia con l’arrivo di XC40 Recharge, il primo modello al 100 per cento elettrico prodotto dalla Casa svedese. Recharge è il nome scelto per identificare tutte le Volvo ricaricabili, con la sola trazione a emissioni zero come la XC40, o con propulsione ibrida plug-in. Una sigla identificativa che entra prepotentemente in tutta la gamma, passando dalle Serie 60 fino all’ammiraglia Suv, XC90.
Elettrificazione totale in 5 anni
Volvo è l’unica Casa automobilistica che attualmente fornisce una variante plug-in per ogni modello della gamma di prodotti, e per il prossimo futuro l’impegno sarà ancora maggiore. Da qui al 2025, infatti, questo costruttore lancerà una vettura completamente elettrica ogni anno, con l’obiettivo di portare al 50 per cento la quota di vetture solo elettriche sul totale delle vendite globali. L’altra metà sarà invece rappresentata da veicoli ibridi.
Il timbro della Casa scandinava
XC40 Recharge nasce con l’obiettivo di garantire ai clienti tutto quello che normalmente si aspettano da una Volvo, a cominciare da affidabilità, comfort e sicurezza. A tutto questo si aggiunge una trazione integrale elettrica che assicura una potenza di 408 cavalli e un’autonomia fino a 400 km con una ricarica. A proposito di percorrenze, se si dispone di una colonnina di ricarica veloce, in 40 minuti è possibile ripristinare l’85 per cento della capacità della batteria.
Sicurezza prima di tutto
Oltre a rappresentare il progetto della prima svedese a emissioni zero, il Suv XC40 si candida a diventare uno dei veicoli più sicuri in circolazione in assoluto. Una sfida resa più impegnativa dall’assenza di un motore tradizionale, che ha imposto la totale riprogettazione della zona anteriore, al fine di garantire un corretto assorbimento dell’urto in caso di incidente. La struttura è stata rinforzata allo scopo di rispondere ai severi requisiti di sicurezza caratteristici di Volvo e assicurare il massimo livello di protezione ai passeggeri.
Batteria sempre protetta
Nello specifico è stata realizzata una sorta di gabbia di sicurezza il cui scopo è quello di proteggere le persone trasportate e, al tempo stesso, di evitare che la batteria possa danneggiarsi e diventare pericolosa in caso di sinistro. L’accumulatore è infatti protetto da un telaio in alluminio e inserito al centro della struttura della carrozzeria della vettura, così da creare una zona deformabile incorporata intorno alla batteria. Essa è inoltre posizionata nel pavimento dell’auto, con il doppio vantaggio di abbassare il baricentro e ridurre la tendenza al ribaltamento.
Il matrimonio con Google
Ma XC40 Recharge non è solo la prima Volvo elettrica, è anche la prima equipaggiata con un impianto di infotainment basato sul sistema operativo Android di Google. Volvo è la prima azienda ad avere avviato da anni uno stretto rapporto di collaborazione con Google per la realizzazione di un sistema integrato basato sulla piattaforma Android. E con XC40 debutta anche la possibilità di ricevere aggiornamenti del software e del sistema operativo in modalità OTA (Over The Air), quindi senza richiedere collegamenti via cavo. Una soluzione che consente a questa vettura di continuare a evolversi e a migliorare nel tempo, invece di essere al culmine dello sviluppo all’uscita dalla catena di montaggio.
Offerta esclusiva
Da oggi l’azienda svedese si prepara a formulare ai propri clienti una domanda precisa: desidera una nuova Volvo con il cavo o senza? La promozione della guida elettrica efficiente è a questo proposito supportata da un’iniziativa che porta tangibili vantaggi agli automobilisti che sceglieranno una Volvo ibrida plug-in della famiglia Recharge. Con l’acquisto di ogni modello di questo tipo, Volvo offrirà in omaggio l’elettricità consumata nel corso del primo anno, rimborsando il costo medio dell’energia durante il periodo considerato. Un modo per incentivare un utilizzo in elettrico– e quindi virtuoso – della propria vettura ibrida a ricarica.
400 Cv? Per trasportare solitamente 70 Kg!
Complimenti.
La Svezia può permetterselo perché producono gran parte della loro energia elettrica con la più sostenibile delle fonti: il NUCLEARE. Quindi se una Volvo elettrica viaggia in Svezia non emette inquinamento, se viaggia in Germania produce tutta la CO2 necessaria alle loro centrali a carbone.