Porsche paladina dell’elettrificazione

di Piero Evangelisti

Per Porsche – marchio emblematico di prestazioni supersportive – il processo di ibridizzazione è iniziato con largo anticipo su molti costruttori generalisti. Gli ingegneri di Zuffenhausen stanno dimostrando che una Porsche elettrica oppure ibrida plug-in non perde nulla rispetto a una equipaggiata esclusivamente di un motore a combustione interna e che il piacere di guida ci guadagna addirittura. In un futuro non lontano arriveranno le Porsche al 100% elettriche attraverso una marcia di avvicinamento che punta sull’ibrido plug-in, la tecnologia che è già disponibile per Cayenne.

Consumare meno con un grande Suv

La nuova Cayenne E-Hybrid non rinuncia ad essere una Porsche e monta quindi un V6 tre litri che eroga 340 cv di potenza, più che sufficienti a tranquillizzare anche coloro che non sono ancora pienamente convinti delle soluzioni alternative a un bel sei cilindri. Al propulsore termico è accoppiato uno elettrico da 136 kW che porta la potenza massima di sistema a 462 cv. La favolosa coppia di 700 Nm è tutta disponibile non appena si schiaccia il pedale dell’acceleratore e l’effetto adrenalinico è garantito anche al volante di un colosso come Cayenne. Plug-in significa che la vettura può essere ricaricata e che ha un’autonomia in elettrico puro che, nel caso del Suv tedesco, può raggiungere i 440 km viaggiando sotto i 135 km/h, velocità oltre la quale entra in funzione il V6.  Quando non viene utilizzato per la marcia a emissioni zero, il motore elettrico svolge un’importante ruolo di booster contribuendo sia alla spinta sia alla riduzione dei consumi, che per quanto riguarda la benzina scendono, nel ciclo Nedc, a 3,2 litri/100 km, mentre per quanto riguarda l’energia elettrica si percorrono 100 km con poco più di 20 kWh. Per fare il pieno di elettricità alla Cayenne ci vogliono 7,8 ore attraverso una normale presa di corrente, che scendono a poco più di due se sulla vettura viene montato un supercaricatore da 7,2 kW.