Ponte sullo Stretto: anche Eurispes dice ok
di Paolo Uggé, presidente di Conftrasporto-Confcommercio
Mentre politici ed esperti continuano a parlare di confronti, approfondimenti e verifiche, dal Rapporto Eurispes emerge una verità solare: il Ponte sullo Stretto è necessario. L’opera è stata immaginata a livello europeo e, in tempi successivi, inserita nel Corridoio 1 dall’allora ministro Pietro Lunardi per collegare il Nord Europa con il centro del Mediterraneo per trasformare una realtà insulare in una grande piattaforma proiettata nel Mediterraneo per generare opportunità logistiche di rilievo.
La Sicilia, sostiene la ricerca Eurispes, è adatta per trasbordi da navi oceaniche che entrano dal Canale di Suez e consentono al nostro Paese di poter diventare la piattaforma che gestisce una gran parte dei traffici evitando che siano i porti del nord Africa a sostituirsi alla nostra realtà. I progetti sono stati validati e in poco tempo i lavori potrebbero iniziare. Cosa si aspetta? Non è forse la concreta iniziativa che potrebbe dimostrare come il Pnrrnon è solo un programma di parole, favole, ma la risposta concreta a un’esigenza che rimetterebbe al centro dei traffici il Mediterraneo, riassegnando un ruolo centrale al nostro Paese e in particolare al Centro Sud?
Lo studio di Eurispes deve far riflettere gli uomini “del fare” presenti in politica. Finiamola con le dichiarazioni di moda su piani che forse si realizzeranno tra quindici o vent’anni. La Sicilia e il Ponte sullo Stretto sono un’opportunità attuale e concreta per dare una senso alla volontà di ripartenza.
I dati del Rapporto, e le considerazioni in esso contenute, sono la dimostrazione che si può, e si deve, dar seguito alle parole fino a oggi spese (anche su ipotesi futuristiche) intorno al Ponte, e attestare in sede comunitaria che in Italia è finito il tempo delle chiacchiere.