Pollini-Mazda, Italia e Giappone si incontrano
di Piero Evangelisti
I costruttori di automobili sono sempre più impegnati nell’arricchire le loro gamme di Suv e crossover, veri protagonisti non soltanto del mercato italiano ma anche di quello europeo. Asia e America viaggiano da tempo sulla stessa lunghezza d’onda. Ma il gusto italiano per il bello continua, per fortuna, a “tirare”, e nasce da qui l’asso nella manica che ha calato Mazda per il suo crossover compatto Cx3, quasi un trendsetter nella sua fascia di mercato, quella degli urban crossover. L’eleganza è uno dei tratti distintivi del crossover giapponese che adesso si sposa con Pollini,un brand italiano presente in ogni angolo del pianeta.
Una serie speciale
Mazda è un marchio che ha sempre curato il look dei suoi modelli (con idee assolutamente innovative dal punto di vista del design) e il “matrimonio” con una griffe come Pollini non meraviglia, anche perché la Casa di Hiroshima ha sempre rifinito con cura artigianale i suoi prodotti, una dote che le ha permesso di prosperare, pur con dimensioni contenute, in mezzo ai giganti dell’auto che hanno cercato (vedi General Motors) di inglobarla. Il risultato che ne consegue è di altissimo livello ed è evidente nella qualità generale del prodotto che si rispecchia anche in dettagli come le finiture con doppia cucitura dei sedili in pelle Nappa o nella ricercata sofisticatezza di particolari interni come la bocchetta d’aerazione centrale ad “occhio di Polifemo” disegnata secondo precisi criteri di ergonomia (l’intero abitacolo è sviluppato secondo una concezione di progettazione umano centrica) e di ricerca stilistica. Tante le motorizzazioni a disposizione della Mazda Cx3 vestita da Pollini.