Pneumatici, usura: controlli e cambio

Le gomme sono gli unici elementi che collegano il veicolo alla strada: per questo è fondamentale saperne valutare le condizioni e capire quando è arrivato il momento di cambiarle. Infatti, è noto, che circolare alla guida di un veicolo che presenta pneumatici in condizioni non più “fresche” costituisce un potenziale pericolo per la propria e altrui incolumità. Tant’è che un costante controllo alle condizioni delle gomme del proprio mezzo è previsto dal Codice della Strada, che punisce con sanzioni (amministrative ed accessorie), chiunque venga “pizzicato” a circolare con pneumatici oltremodo consumati. Di seguito i consigli su come riconoscere un tipo di consumo regolare o irregolare degli pneumatici.

Gli pneumatici vanno tenuti in condizione di massima efficienza

Ma iniziamo con il Codice della Strada, che al comma 1 dell’art. 79 CdS dice “I veicoli a motore ed i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento”. Relativamente alle “prescrizioni tecniche”, il CdS fa riferimento all’art. 237 del Regolamento: nel caso dei sistemi ruota e pneumatici, stabilisce che essi devono presentarsi in “Perfetta efficienza, privi di lesioni che possono compromettere la sicurezza. Il battistrada, ove previsto, dovrà avere il disegno a rilievo ben visibile su tutta la sua larghezza e su tutta la sua circonferenza”. A questo proposito, le misure minime di spessore del battistrada dovrà essere di almeno 1,60 mm per gli autoveicoli, i filoveicoli e rimorchi, di almeno 1,00 mm per i motoveicoli e di almeno 0,50 mm per i ciclomotori. In caso di mancata osservanza delle regole la sanzione non è solamente amministrativa, ma comporta anche delle sanzioni accessorie. In caso di violazione, si incorre anche nella decurtazione di 2 punti dalla propria patente di guida.

Quando uno pneumatico è usurato

Tecnicamente, quando la struttura della gomma presenta dei danni che rendono l’elemento non più adatto a poter essere ulteriormente utilizzato. Oppure in caso di deterioramento per anzianità della gomma, tale da sconsigliare di poterne usufruire in seguito. O, ancora, se il battistrada (anche soltanto una parte di esso) ha raggiunto, o peggio superato, lo spessore minimo consentito dalla legge (1,6 mm). Tutte queste condizioni indicano che è arrivato il momento di provvedere al più presto la sostituzione degli pneumatici (le gomme vanno sempre cambiate “in coppia”, ovvero entrambe quelle di un assale).

Come prendersi cura degli pneumatici

Il consumo delle gomme (estive, invernali, 4 Stagioni) dipende da vari fattori che riguardano il conducente. Ovvero, stile di guida, controlli più o meno frequenti, rispetto delle indicazioni di carico riportate sulla carta di circolazione, rispetto delle corrette condizioni del veicolo.

Per poter contare su pneumatici in buono stato basta attenersi ad alcune regole:

Rispettare sempre la corretta pressione delle gomme;

Evitare il sovraccarico del veicolo;

Tenere presenti le principali condizioni di impiego: città, autostrada, percorsi lunghi o brevi, più rettilinei oppure con maggiore presenza di curve;

Mantenere uno stile di guida attento: evitare di prendere le curve “in velocità”, non effettuare frenate né accelerazioni brusche;

Dopo un urto contro un ostacolo, controllare sempre lo stato in cui si presentano le gomme e le geometrie della vettura: convergenza, efficacia delle sospensioni, organi di sterzo.

Quando sostituire gli pneumatici

In linea generale, e ovviamente in base alle prescrizioni del Codice della Strada che richiedono 1,6 mm almeno di battistrada, è meglio provvedere al cambio degli pneumatici prima di arrivare a questa soglia di consumo.

Gli pneumatici invernali si consumano di più

Attenzione, poi, alla durata degli pneumatici invernali: essa è, in genere, stimabile almeno in un -15% rispetto a quella degli pneumatici estivi, per via delle differenti mescole; e un’ulteriore diminuzione si verifica se le gomme invernali vengono abitualmente utilizzate oltre la stagione fredda.

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