Più centri autorizzati ma meno revisioni eseguite
di Stefano Belfiore (www.inforicambi.it)
Più centri autorizzati ma meno revisioni eseguite. E’ il fenomeno che si assiste in Italia dal 2012 al 2016. Lo intercetta e descrive un recente studio dell’Osservatorio Autopromotec elaborato su dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La fotografia nazionale
Secondo il report, gli autoveicoli revisionati lo scorso anno sono stati 13.949.808 contro i 13.046.564 del 2012: trend che ha generato 903.244 revisioni in più (+6,9%). Tuttavia, nel periodo considerato il numero dei centri di revisione ha registrato una crescita molto cospicua, passando da 7.127 a 8.421 (1.294 unità in più, che corrispondono al +18,1%). Più del doppio rispetto alle revisioni fatte. Di conseguenza, quelle medie per centro sono calate. Per i ricercatori, il fattore chiave che ha influito sul calo delle revisioni medie risiede nel drastico calo delle immatricolazioni di autoveicoli registrato nel 2012 (-20,9% rispetto al 2011). Le revisioni, infatti, dipendono dagli andamenti in positivo o negativo del mercato dell’auto a distanza di 4 anni per gli autoveicoli di nuova immatricolazione (le revisioni si effettuano entro quattro anni dalla prima immatricolazione e, successivamente, ogni due). Questo vuol dire che la grande perdita di autoveicoli nuovi venduti 4 anni fa ha avuto un effetto negativo sul settore delle revisioni proprio nel 2016.
Aspettando il nuovo decreto
Intanto si è in attesa della nuova normativa (in vigore dal prossimo maggio) che andrà disciplinare il settore della revisione. La novità più sostanziale riguarda la maggiore qualificazione della figura del responsabile tecnico che prenderà il nome di ispettore. Per Antonella Grasso, responsabile nazionale di CNA Autoriparazione, sono necessari più controlli funzionali a verificare la corretta professionalità dei centri di revisione esistenti visto che si parla di sicurezza dell’auto.
Quanto hanno speso gli italiani per le revisioni?