Pininfarina: i vincitori del Design Contest “New Dreams for a New World”

Pininfarina ha annunciato i vincitori del concorso Internazionale di design “Pininfarina 90+1: New Dreams for a New World”. Avviato nell’ottobre 2020 per celebrare i 90 anni dell’Azienda, il concorso ha invitato gli studenti di 15 prestigiose scuole internazionali a ripensare le future esperienze che l’essere umano vivrà nel “New Normal”.

Dichiarazioni

“Siamo molto orgogliosi di aver raccolto circa 150 proposte inviate da designer di 25 paesi diversi”. Lo afferma Kevin Rice, Chief Creative Officer Pininfarina. “Gli studenti hanno prodotto materiale di altissima qualità rendendo arduo il compito della giuria. Abbiamo visto un’espressione coerente di come il Nuovo Mondo dovrebbe essere agli occhi dei designer del futuro”.

Pininfarina, il concorso

Agli studenti è stato chiesto di presentare la loro visione su tre diversi temi: Smart Individual Mobility (un nuovo modo di muoversi più facile, efficiente, economico, ecologico, sicuro e confortevole per l’individuo), Smart Social Mobility (nuove forme di mobilità collettiva che promuovano il concetto di condivisione e uno stile di vita sostenibile) e Smart Spaces (un nuovo modo di condivivere gli spazi).

La giuria

I finalisti sono stati votati da una giuria presieduta da Paolo Pininfarina e Kevin Rice e composta da personalità del mondo del design e dell’architettura: Anne Asensio, Vicepresidente Design Experience Dassault Systèmes; Silvia Baruffaldi, Direttore Auto&Design; Sandra Button, Presidente Concours d’Elegance di Pebble Beach; Patrick Abbattista, Fondatore DesignWanted; Carlo Biasia, Special Projects Architect Gruppo Mondadori; Federico Casalegno, PhD, SVP of Samsung Electronics Co., Ltd.; Andrés Sanchez-Lozano, Co-fondatore e AD di Excem Real Estate; Harry West, Professor of Practice, Columbia University; Principal, Invisible Design.

Yonghoon Lee

Il vincitore nella categoria Smart Individual Mobility è Yonghoon Lee, studente della Hochschule München, Germania. Il suo progetto, battezzato VISION ZERO, parte dalla considerazione che fenomeni naturali come la fotosintesi possono essere utilizzati per rendere le auto un luogo di sosta in armonia con l’ambiente. “Volevo che il veicolo apparisse in città come un luogo in cui riposarsi rispettando l’ambiente – afferma Yonghoon Lee spiegando lo scopo del suo progetto. – Ho progettato una forma del tetto tradizionale che facilitasse il flusso d’aria. E questa forma può gestire in modo efficiente la temperatura del veicolo. I condotti dell’aria sulla parte anteriore e posteriore del tetto mantengono la temperatura ideale anche senza aria condizionata. Grazie alla struttura fotosintetica artificiale sul tetto, il proprietario può godere in ogni momento di aria fresca e ossigenata nel centro della città”.

Tom Moreau

Il vincitore nella categoria Smart Social Mobility è Tom Moreau della Strate School of Design, Francia. Il suo lavoro, BENCH, ha lo scopo di ridurre il numero di veicoli grazie alla condivisione. “L’obiettivo è offrire ai clienti diverse modalità di viaggio basate sui loro desideri – spiega Tom Moreau. – Il cliente può così disporre di un veicolo completamente autonomo o di una guida manuale per sfruttare al meglio il suo viaggio. Una volta che il veicolo non è più in uso, si trasforma in arredo urbano e diventa così parte integrante della città”. Il progetto di Tom si basa sul principio della levitazione acustica, un metodo che consente agli oggetti di levitare senza creare suoni udibili dall’orecchio umano sfruttando la pressione delle radiazioni delle onde sonore intense.

Riccardo Grecu

Il vincitore nella categoria Smart Spaces è Riccardo Grecu, studente del Politecnico di Torino, Italia. Il suo progetto DINAMICO è un padiglione il cui design trae ispirazione dal principio della semplicità, pur essendo caratterizzato da una forte identità visiva. “La forma – racconta Riccardo Grecu – nasce da una superficie piana che, una volta piegata, crea uno spazio avvolgente e protettivo. Il padiglione è flessibile e trasformabile: l’utente può configurarlo e personalizzarlo secondo l’esigenza e l’occasione: può essere un padiglione fieristico, un’aula studio, un ufficio per il coworking, un meeting point, una stazione di bike sharing, un hub di ricarica per veicoli elettrici. Grazie a mobili pieghevoli e a un sistema domotico, l’utente è coinvolto attivamente nella personalizzazione e riconfigurazione dello spazio, spostando, nascondendo e scegliendo l’arredo più adatto”.

Nathan Groot

Un quarto progetto ha ricevuto lo Special Chairman Award per la particolare attenzione ai valori del design Pininfarina: il vincitore è Nathan Groot di ISD Rubika, Francia. Partendo dal contesto post-Covid, il suo lavoro VALENTINA mirava a creare due capsule separate, per offrire a ciascuno dei due passeggeri una zona di comfort separata, facendoli sentire insieme nell’esperienza di viaggio. Il risultato è una parte superiore molto scultorea. “Nel lavoro di design degli esterni – spiega Nathan Groot – ho deciso di ispirarmi a tre grandi elementi della storia Pininfarina. Per prima cosa, la linea rossa della Modulo per segnare una sorta di cintura che dia un bell’aspetto strutturale alla parte posteriore. In secondo luogo, questa linea si divide al centro della parte posteriore. Ho adorato il fanale posteriore della Battista e volevo mantenere la stessa idea”.

Junu Kim

Il DesignWanted Special Award è stato assegnato a Junu Kim della Coventry University, Regno Unito, per il suo design PAVILION–THE EGO GALLERY. Il progetto sarà premiato con la pubblicazione sulla piattaforma internazionale di architettura e design designwanted.com. “Dal 2000 – afferma Junu Kim – il padiglione Serpentine viene costruito ogni anno nel Kensington Garden di Londra da un architetto selezionato ogni anno per mostrare la sua visione e filosofia. Ispirato da questo progetto, sono partito dall’idea di creare uno spazio aperto e vuoto che possa contenere l’identità, il desiderio e la personalità di chi sta viaggiando. Per raggiungere questo obiettivo, il design esterno complessivo ha un linguaggio di design neutro e minimale per attirare l’attenzione sul contenuto della cornice”.

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