Piano Biden: boost su elettrico, sicurezza, ponti e strade
Gli Stati Uniti sono tra i Paesi con il più alto numero di morti per incidente stradale. Verranno stanziati 11 miliardi di dollari in programmi per la sicurezza, compreso un nuovo protocollo, «Safe Streets for All», per indirizzare stati e amministrazioni locali a ridurre gli incidenti, in particolare quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti. Il trasporta pubblico è uno dei settori, secondo la Casa Bianca, che più necessita di rinnovamento. Il problema riguarda 24mila bus, 5mila vagoni ferroviari, 200 stazioni, migliaia di chilometri di ferrovia. Verranno stanziati 39 miliardi per rendere più moderno il sistema di collegamenti e migliorare l’accesso per le persone anziane e i disabili. Il treno: cinquant’anni dopo la nascita di Amtrak, la maggiore compagnia di trasporti ferroviari, la compagnia andrà incontro a un restyling profondo finanziato con 66 miliardi di dollari per modernizzare il corridoio Nordest e alzare la qualità nella area del Mideast. Dodici miliardi di dollari andranno a finanziare partnership con i servizi intercity e l’alta velocità.
Negli Stati Uniti, un chilometro ogni cinque, su un totale di 280mila chilometri di autostrade e strade statali, sono in pessime condizioni, così come 45mila ponti. L’amministrazione federale ha deciso di stanziare 110 miliardi per la costruzione e ristrutturazione di strade, ponti e altri progetti, da attuare nei prossimi cinque anni. Di questi soldi, 40 andranno alla ristrutturazione e 16 per la realizzazione di maxi progetti.
Inoltre, il presidente Joe Biden punta ad avere entro il 2030 metà delle auto in circolazione a emissione zero. L’obiettivo è superare la Cina, che in questo momento guida il mercato mondiale delle auto elettriche. Verrà stanziato un primo fondo da 7,5 miliardi di dollari per accelerare, da parte delle compagnie automobilistiche americane, la transizione verso la produzione di veicoli verdi. Il piano prevede anche la realizzazione di bus elettrici, con stanziamenti diversificati: 2,5 miliardi per quelli a zero emissione, 2,5 per quelli a bassa emissione, e 2,6 per i traghetti.
A fine gennaio il budget del piano infrastrutturale senza precedenti, sponsorizzato dal presidente, Joe Biden, superava i duemila miliardi di dollari. Adesso sarà più della metà, 1.200 miliardi, ma è arrivato alla conclusione del suo percorso legislativo, grazie alle fruttuose trattative tra un gruppo bipartisan di 10 senatori e la Casa Bianca. La legge ha superato lo scoglio del Senato, autorizza la spesa per i programmi federali esistenti di lavori pubblici e promuove ulteriori 550 miliardi di dollari di nuove spese pubbliche. Il provvedimento dovrà poi affrontare un percorso potenzialmente difficile alla Camera, dove la Speaker democratica Nancy Pelosi ha detto che non lo accetterà fino a quando il Senato non passerà anche un nuovo pacchetto da 3.500 miliardi di cui ha parlato ieri il leader dei democratici, Chuck Schumer, e che dovrebbe affrontare la lotta alla povertà, il cambiamento climatico, la spesa sanitaria e quella per l’educazione.
Si tratta di una negoziazione impegnativa che potrebbe richiedere mesi. Comunque, il piano infrastrutturale passato al Senato riguarda la realizzazione di 500mila stazioni di ricarica elettrica per auto alla ricostruzione di di autostrade, ponti, ferrovie, l’abbattimento delle emissioni di carbonio entro il 2035, l’accesso esteso all’acqua e all’energia pulita.