Piano auto: Francia batte Italia 8 a 0

Che figuraccia meschina il governo giallo-rosso italiano. E’ vero che i francesi non sono molto simpatici e permane, con noi, una forte rivalità. L’Eliseo ha però compreso l’importanza del settore automotive per il Paese e, attraverso lo stesso presidente Emmanuel Macron, ha annunciato un piano di sostegni per 8 miliardi di euro.

Macron ha definito questo piano come “storico per sostenere e rilanciare il comparto in Francia”. In cambio dell’iniziativa di aiuto da parte dello Stato, le imprese del settore hanno accordato “come contropartita un impegno forte”, tra cui riportare entro i confini alcune attività ora svolte all’estero e aumentare la produzione di vetture “pulite” in Francia, tra elettrificate ma anche a benzina e diesel di ultima generazione.

E mentre in Italia si discute e si polemizza, anche a sproposito, sul prestito garantito che Fca Italy ha chiesto per dare ossigeno alle 4mila imprese della filiera, in Francia la politica ha concordato con i suoi grandi produttori, Psa e Renault (in grande difficoltà), la strategia da seguire.

Per la serie, le tante lettere inviate da Anfia, Unrae, Federauto e anche Aniasa a Palazzo Chigi sono finite nel cestino?

A ben guardare, in Francia verranno adottate molte delle richieste che la filiera italiana ha presentato, tra cui quella di favorire la vendite delle auto prodotte prima della pandemia da coronavirus e ferme sui piazzali. Da noi si è preferito sponsorizzare gli acquisti di bici e monopattini che valgono lo 0% del Pil e dare un contentino relativo agli ecobonus per le vetture che emettono fino 95 grammi di CO2 al chilometro.

E così, dopo l’8-0 dai “galletti” transalpini nei nostri confronti, presto arriverà per l’Italia un’altra batosta, questa volta da parte dei governo tedesco, pronto a mettere in campo sostegni analoghi per la sua industria più importante. Il premier Giuseppe Conte, il ministro dei “tavoli” Stefano Patuanelli & C escono anche in questa occasione con le ossa rotte.