Piani anti-CO2: imprese e Governi devono collaborare

di Michele Crisci, presidente di Unrae – (dall’intervista rilasciata all’agenzia AGI)

 

Le Case automobilistiche sono fondamentalmente pronte per la mobilità elettrica, ma si dovrà capire soprattutto come arrivare organicamente alla data del 2035 dal punto di vista economico e sociale. Io penso che le Case stiano facendo un ottimo lavoro, le aziende dell’auto hanno fatto investimenti impressionanti nel mondo dell’elettrico o dell’idrogeno e come presidente di Unrae dico che fino a ora la transizione ecologica è stata dettata esclusivamente dalle Case automobilistiche. I tempi che ha dato la Commissione europea sono molto stretti, per arrivare a un risultato ci dovrà essere una collaborazione totale tra imprese e Governi.

 

Il problema nei prossimi anni sarà di come far avvicinare il consumatore finale verso il mondo elettrico e verso anche quelle motorizzazioni che stanno a metà come i plug-in, le ibride e anche le vetture a gas o metano che utilizzano ancora il motore endotermico, ma sono un mezzo di transizione fondamentale verso motorizzazioni ad emissione zero. Importante ora che ci sia una strategia europea chiara che vada a cascata sui singoli mercati e sui Governi in modo tale da creare dei forti incentivi dal punto di vista infrastrutturale, di ecobonus o defiscalizzazione per portare milioni di persone ad abbracciare la mobilità sostenibile.

 

Inoltre, è necessario avere in Italia impianti medi o di altissima potenza per poter dare la possibilità di ricaricare le vetture in un tempo accettabile, vanno infrastrutturate le autostrade, le tangenziali e, infinem, anche i posti auto nelle proprie abitazioni, quando è possibile. Guardando al futuro, il parco

auto circolante in Italia è di oltre 40 milioni e si vendono circa 1,2 milioni di auto all’anno, per un rinnovo del parco auto circolante, fatto anche di elettriche, ma sicuramente composto da vetture più moderne ci vorranno anni di vendite.

 

Anche in un prossimo futuro i concessionari cambieranno pelle diventando soprattutto dei veri e propri punti di distribuzione della mobilità. Tra qualche anno, quando arriveranno le vetture con guida autonoma, queste dovranno essere sempre in movimento e dovremmo avere officine ultra sofisticate capaci di dare assistenza anche in piena notte.

 

Il processo di elettrificazione è già avviato ed è già molto avanti, l’idrogeno invece lo vedo proiettato soprattutto verso il mondo dei mezzi pesanti sia per persone che merci. Sul trasporto privato invece bisogna aspettare un po’ di più.

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