Perché la Mille Miglia è la gara perfetta per Alfa Romeo
Da una parte la Mille Miglia, la corsa che Enzo Ferrari definiva la “più bella del mondo”. Dall’altra Alfa Romeo, che della potenza e dell’eleganza ne ha fatto un marchio di fabbrica. Inevitabile che l’amore sbocci quasi naturale, come indissolubile unione tra sacro e profano.
Mille Miglia, l’amore di Alfa Romeo
E anche l’edizione 2018 della Mille Miglia è stata griffata Alfa Romeo. Ben 47 quelle al via e tre sul podio, a novant’anni dalla prima storica vittoria. Da Brescia a Roma e ritorno, in ogni piazza e fuori da ogni uscio, aggregazioni spontanee che si ripetono di anno in anno. E quindi via alla carrellata di vetture, vecchie e nuove: dallo Stelvio Quadrifoglio, primo SUV di casa Alfa Romeo, alla Giulia Quadrifoglio; fino a Marcus Ericsson e Charles Leclerc, i piloti della scuderia Alfa Romeo Sauber F1 Team, che hanno guidato una Gran Premio Tipo B del 1932 e una 750 Competizione del 1955.
Un salto anche al Museo di Arese
E poi a scorrazzare in lungo e in largo per tutta la penisola: da San Rocco al Porto a Lodi, fino allo spettacolare passaggio a Milano nella centralissima Piazza del Duomo. Ma c’è stato spazio anche per un passaggio celebrativo ad Arese, lì dove una volta sorgeva la vecchia azienda e invece ora è ospitato il Museo Storico Alfa Romeo. Poi tutti a celebrare i vincitori.
Un podio tutto Alfa Romeo
La Mille Miglia 2018 è stata vinta dall’Alfa Romeo 6C 1500 GS Testa Fissa con equipaggio Tonconogy-Ruffini. Al secondo posto la 6C 1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina di Giovanni Moceri e Daniele Bonetti. Al terzo posto l’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato dell’equipaggio Vesco-Guerini.