Aprilia SR 150
Perché agli indiani piace la moto italiana
I gusti e le esigenze degli indiani che si muovono su due ruote stanno cambiando, e la conferma arriva dalla recente elezione dello sportivo Aprilia Sr150 come Scooter dell’Anno dal canale Tv economico Cnbc. Sr è infatti la linea più estrema, ispirata nello stile e nell’impostazione alle Superbike e alle MotoGp, concettualmente agli antipodi rispetto ai veicoli normalmente venduti sul mercato indiano, il più grande al mondo, che ogni anno assorbe circa 5 milioni di veicoli. Fino a oggi l’interesse era limitato a modelli classici, tecnicamente essenziali e lo stesso Gruppo Piaggio (al quale appartiene il marchio Aprilia) aveva dovuto adeguarsi a queste caratteristiche quando, nel 2012, inaugurò il sito produttivo di Baramati per la produzione della Vespa di ultima generazione. Se esteticamente manteneva l’aspetto di quelle in vendita in Europa, era stato necessario effettuare alcune modifiche, a cominciare dall’adattamento dell’impianto di scarico e delle ruote per facilitare la sostituzione in caso di foratura, evento ancora molto frequente da quelle parti. Il lancio dell’Sr, ad agosto 2016, ha rappresentato una svolta importante, una vera rivoluzione con le sue caratteristiche occidentali, ma un prezzo contenuto in 65.000 rupie, equivalenti a 880 euro. La conferma che qualcosa sta cambiando è ribadita dall’evoluzione in atto in molte Case indiane. Come la storica Royal Enfield, che continuerà a costruire le sue moto vintage del tutto simili a quelle costruite negli anni Cinquanta, ma ha anche lanciato la nuova Himalayan, una enduro low cost che non resterà riservata al mercato interno, ma arriverà anche da noi a primavera.
Valerio Boni