Per Porsche un potenziale rialzo del 30% in Borsa

di Ennio Montagnani

Il settore auto è uno tra quelli più sensibili al ciclo economico dal momento che gli acquisti di auto è strettamente correlato alle disponibilità economiche delle famiglie. Anche per questo, dopo un 2017 molto positivo per tutta l’industria dell’auto, il 2018 dovrebbe segnare tassi di aumento inferiori sulla base di una crescita economica che resterà positiva, ma a ritmi inferiori a quelli registrati quest’anno. Ma non tutte le società sono uguali.

Il Barclays pensiero

Secondo gli analisti di Barclays, per esempio, una eccezione è rappresentata da Porsche per due ragioni sostanziali. In primis, secondo gli esperti di Barclays, il mercato sottostima il valore intrinseco della partecipazione di Volkswagen in capo alla Porsche. In secondo luogo, le stime per le spese relative alle questioni legali ancora in sospeso sembrano eccessive alla luce del fatto che, nelle ultime sette sentenze, gli avvocati di Porsche hanno ottenuto verdetti favorevoli.Tradotto in pratica, per gli analisti di Barclays, considerando il valore intrinseco della partecipazione maggioritaria in Volkswagen (52%) e i costi legali totali da sostenere per un totale di 3,15 miliardi di euro, il valore complessivo di Porsche si attesterebbe a 27,7 miliardi di euro, pari a 90 euro per azione. Una valutazione che proietta i titolo al 30% al di sopra dei 69,07 euro della chiusura di venerdì 30 novembre alla Borsa di Francoforte.

Due scenari

Gli analisti di Barclays hanno anche ipotizzato altri due scenari. Quello più positivo, in cui i costi legali da sostenere fossero del tutto azzerati (nel qual caso il prezzo obiettivo a 12 mesi per il titolo Porsche balzerebbe a 100 euro per azione), e quello più negativo, nel quale le future spese legali della società raddoppierebbero a 6,3 miliardi (ipotesi che farebbe scendere i prezzo obiettivo del titolo Porsche a 53 euro per azione). In tutti i casi, i dividendi che saranno posti in pagamento dal 2018 in poi dovrebbero essere molto più generosi: 2,23 euro per azione (pari al 3,2%) l’anno prossimo e 3,04 euro per azione nel 2019 (4,4%).

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