Parco auto: Italia maglia nera per anzianità tra i “big” in Europa
di Andrea Cardinali, direttore generale di Unrae
Il settore dell’auto si sta avvitando in una situazione di crisi drammatica, che rischia di trascinare con sé migliaia di posti di lavoro (ne sono a rischio ben 30.000) e mancati incassi per l’Erario da un settore cardine che contribuisce con circa 80 miliardi di euro l’anno, Gli effetti positivi di un piano incentivi, come quelli in vigore per pochi mesi quest’anno, sarebbero evidenti sia sul piano economico e occupazionale, sia per l’Erario grazie ai ritorni di Iva e altre imposte, sia per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni.
In Italia l’età media delle auto in circolazione supera gli 11 anni, ben lontana dagli 8 anni del Regno Unito, i 9 della Francia e i 9,5 della Germania, ed è aumentata di ben 4 anni negli ultimi 13: è quantomai urgente invertire il trend e accelerare il processo di rinnovo delle vetture più anziane.
Parallelamente è auspicabile incentivare un’ampia diffusione delle infrastrutture di ricarica elettrica per avvicinarci all’obiettivo indicato per il 2030 dalla Commissione Europea di avere 30 milioni di vetture a emissioni zero che, come ricorda Acea necessiterebbe di uno sviluppo di 15 volte superiore rispetto alla situazione attuale. E anche in questo caso l’Italia si posiziona sotto la media tra i Paesi comunitari”.