Pacini (FIF): “Fiera Internazionale Fuoristrada è tutela del territorio e rispetto della natura”

di Luca Di Grazia

Anche quest’anno la 4x4Fest di Marina di Carrara non si terrà poiché l’area espositiva di Carrara è stata adibita a polo vaccinale. Pertanto, è inevitabile che nascano nuove iniziative legate al mondo dell’off-road, e anche in grande stile per la gioia di tutti gli appassionati. Infatti nell’entroterra di Viareggio e nella bella campagna di Massarosa, si terrà  la prima edizione della Fiera Internazionale Fuoristrada, in calendario dal 15 al 17 ottobre, che punta a diventare evento di riferimento europeo per chi desidera vivere le proprie passioni off-road in libertà e a contatto con una natura straordinaria.

Le amministrazioni locali hanno perfettamente intuito che una manifestazione di questo calibro può lanciare nel grande circuito delle vacanze quei territori, bellissimi, che però stanno alle spalle delle località di villeggiatura versiliesi e possono così farsi conoscere per le qualità paesaggistiche e gastronomiche davvero eccezionali. L’area Expo di 11.250 metri quadri a Viareggio, lungo viale Europa in un contesto paesaggistico di grande rilievo, è la porta d’ingresso Nord al Parco Naturale Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli dove si concentrerà la zona espositiva della manifestazione, a due passi dagli stabilimenti balneari, molti dei quali resteranno aperti per offrire ristoro durante le tre giornate.

A pochi minuti di distanza dall’area Expo, nel comune di Massarosa, l’area Experience incarna l’aspetto dinamico della manifestazione dove i visitatori possono testare i veicoli fuoristrada messi a disposizione dalle Case automobilistiche in un’area test drive, totalmente naturale, con percorsi indipendenti, di differente difficoltà, studiati per qualsiasi veicolo off-road e per ogni conducente, dal fuoristradista duro e puro a quello soft. In un contesto ambientalistico di grande impatto emotivo, il valore aggiunto di guidare mezzi fuoristrada a contatto e nel rispetto del verde del territorio, superando ostacoli naturali, non ha prezzo e per rendere questa esperienza ancor più indimenticabile gli organizzatori la offrono gratuitamente a tutto il pubblico di appassionati, previo l’accredito allo stand F.I.F nell’Area Expo. Insomma una mostra diffusa nel territorio e dotata di ampi spazi.

Voluta dalla Federazione Italiana Fuoristrada, la manifestazione vuole avvicinare a queste discipline il maggior numero di persone possibile. Il rispetto della natura è ovviamente contemplato dagli appassionati di fuoristrada: il recente svolgimento con grande successo della Sei Giorni di enduro tenuta fra le provincia di Pavia e Alessandria ha dimostrato che le paure degli ambientalisti erano largamente sovrastimate, anzi, i sentieri abbandonati portano solo pericoli sul territorio, l’abbandono delle campagne e dei territori verdi può essere contrastato con un utilizzo consapevole delle risorse ambientali. Ne parliamo con Marco Pacini,  presidente della F.I.F..

Presidente Pacini, quando nasce l’idea di creare una fiera diffusa con un respiro internazionale?

“L’idea nasce in forma embrionale già qualche anno fa, mossa dall’esigenza di dare un taglio nuovo alle proposte di visibilità e promozione del mondo del fuoristrada al di fuori di un contesto fieristico tradizionale. L’idea verte sulla volontà di creare un evento Outdoor (anziché Indoor) e di aumentare la qualità della proposta, perché il fuoristrada si può coniugare sotto molti aspetti: ludico-ricreativo, sportivo, commerciale, di servizi sociali, di controllo e conoscenza del territorio, ecc. Pertanto risultava riduttiva l’immagine che del fuoristrada veniva dato dalle manifestazioni italiane. Si è concretizzata alla fine del 2020, dopo oltre un anno di assenza di manifestazioni importanti sul territorio nazionale in un contesto estremamente difficile, causato dalla pandemia, ma che la Federazione ha avuto il coraggio di organizzare, perché i tempi erano maturi per farlo”.

Le amministrazioni locali apparentemente hanno sposato l’idea, quali difficoltà si sono presentate?

“Le amministrazioni locali hanno sposato l’idea con grande entusiasmo e partecipazione, quali co-organizzatori della manifestazione, offrendo il loro patrocinio così come, con altrettanto entusiasmo ha fatto il Parco Naturale Migliarino-San Rossore -Massaciuccoli. Le difficoltà sono state molte, in primis causate da eventi esterni, come la pandemia, e certamente burocratiche e organizzative, perché un evento così importante che si snoda su un territorio vasto e con iniziative di così ampio respiro, innesca fisiologicamente difficoltà operative di grande importanza”.

La Sei Giorni di enduro tenutasi tra le provincia di Pavia e Alessandria ha dimostrato che le paure degli ambientalisti erano largamente sovrastimate. Che tipo di sinergie potrebbero crearsi con la Federazione Motociclistica Italiana?

“Sicuramente l’anima ambientalista tende a sovrastimare i rischi di compatibilità tra le attività motoristiche e la tutela ambientale. Si tratta di un approccio completamente sbagliato perché – come già specificato – le nostre attività sono eterogenee e molte rivolte proprio al sociale e alla cura e salvaguardia del territorio. Sia F.I.F. sia F.M.I sono, ad esempio, iscritte nell’elenco centrale di Protezione Civile, dove affluiscono per disposizione del Dipartimento e sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri soltanto poche, grandi organizzazioni nazionali di volontariato, circa 50 in tutto. Questo la dice lunga sulle possibili future sinergie”.

Presidente, come far capire al grande pubblico e ai politici che la pratica del fuoristrada è rispettosa dell’ambiente ed è anzi necessaria per tenere praticabili i sentieri e permettere ai mezzi di soccorso di giungere agevolmente in aree impervie?

“Il grande pubblico è già consapevole del fatto che la nostra pratica è funzionale anche a molteplici attività socialmente e professionalmente utili. Si pensi, ad esempio, anche alle attività didattico-formative che la nostra Scuola Federale dal 1982 svolge e offre a tutti coloro che utilizzano il veicolo fuoristrada come mezzo di lavoro, sia in ambiente privato sia pubblico – come. Forze Armate, Protezione Civile, Enti loca – ovunque sia necessario raggiungere, anche ai fini della tutela, territori altrimenti irraggiungibili). La politica, invece, è un po’ in ritardo nella comprensione di questi aspetti, perché deve ancora attivare una visione lungimirante, limitandosi per adesso alla raccolta delle segnalazioni ostili di pochi soggetti, esclusivamente a livello elettorale, mentre la “lungimiranza” consisterebbe proprio nel comprendere che queste attività, se regolamentate da una Federazione di riferimento, possono consentire una tenuta in efficienza dell’enorme rete viaria secondaria italiana, proprio ai fini della praticabilità di strade e percorsi”.

Quali sono, se ci sono, i divieti e le difficoltà burocratiche e legislative che si oppongono agli appassionati di fuoristrada?

“La principale difficoltà legislativa nasce dal fatto che, in base al titolo quinto della Costituzione, ogni Regione ha facoltà di legiferare autonomamente in materia. Pertanto, a oggi esistono tante leggi regionali che non sempre sono sovrapponibili tra loro. Questo inibisce la possibilità di una regolamentazione interna univoca, anche da parte della Federazione, ma stiamo svolgendo da anni un imponente lavoro di educazione alla guida in fuoristrada attraverso le centinaia di associazioni federate che svolgono un ruolo di presidio di legalità sul territorio. Come dicevo prima, la politica è proprio la grande assente di questo percorso formativo e la Fiera Internazionale Fuoristrada avrà tra i tanti obiettivi anche quello di far conoscere, in maniera più approfondita, i tanti aspetti positivi della nostra pratica e della nostra passione”.

Ci sarà una sezione dedicata alla ormai lunga storia del 4×4?

“In Fiera sarà certamente presente il Settore storico della Federazione che, da anni ormai, cura, promuove e valorizza i veicoli 4×4 storici o di interesse storico”.

Si pensa a qualche sinergia con la nautica?

“Entrambe sono “attività fuoristrada” senza dubbio, ma per il momento, in ambito fieristico, non sono ancora previste sinergie”.

Avete pensato a un evento professionale dedicato ai veicoli tattici e di soccorso?

“Non specificatamente, sicuramente lo faremo per la prossima edizione. Ma durante la Fiera si terrà una conferenza stampa, a cui tutte le redazioni sono calorosamente invitate a partecipare, dove sarà presentata la prassi di riferimento UNI per la formazione alla guida dei veicoli fuoristrada in ambito professionale. Si tratta di una novità assoluta in Italia dove, fino a oggi, non era prevista una normativa univoca. Anche questo è stato un grosso sforzo organizzativo e intellettuale della Federazione per regolamentare un settore che necessita di norme certe, di professionalità e di sicurezza”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *