Marco Tronchetti Provera
In ottobre Pirelli torna a Piazza Affari
Pirelli torna a Piazza Affari. Nel mese di ottobre il gruppo della Bicocca metterà sul mercato fino al 40 per cento del capitale, promettendo un pay-out al 40% dal 2018. La società ha comunicato di avere presentato il 1 settembre a Borsa Italiana la domanda di ammissione alla quotazione al Mercato Telematico Azionario (Mta). L’offerta pubblica iniziale, si legge in una nota del gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera, sarà rivolta al pubblico italiano, mentre agli investitori qualificati e a quelli istituzionali sarà riservato un collocamento istituzionale. Il numero complessivo di azioni messe in vendita sarà determinato in prossimità dell’avvio dell’offerta, nel cui contesto è prevista la concessione di una cosiddetta opzione “Greenshoe”.
I dettagli
Secondo le stime, sul mercato dovrebbe finire fino al 40% del capitale sociale di Pirelli, mentre l’avvio della negoziazione delle azioni è prevista per ottobre. A seguito della quotazione, e a partire dall’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018, “è prevista una politica dei dividendi che contempla la distribuzione del 40% del risultato netto consolidato nell’arco del Piano Industriale 2017-2020″. Le azioni saranno messe in vendita da Marco Polo International Italy, che controlla il 100% del capitale della società, e il cui capitale è detenuto per il 65% dalla lussemburghese Fourteen Sundew e per il 22,40% da Camfin (controllata indirettamente da Marco Tronchetti Provera e partecipata da UniCredit e Intesa Sanpaolo). Il ritorno a Piazza Affari era atteso.
Decisione attesa
Le azioni Pirelli erano state ritirate dal listino milanese nel novembre del 2015 in seguito all’Opa da parte di Marco Polo. A inizio settembre, nella nota con cui annunciava il nuovo piano al 2020, la Bicocca aveva parlato dello sbarco in Borsa come una “pure consumer tyre company focalizzata sui prodotti High Value“, con l’intenzione di puntare su un aumento dei ricavi medio annuo del 9% nel periodo 2016-2020. Nel mirino anche un “posizionamento strategico sui segmenti tecnologicamente più avanzati, ad alta crescita e ad alta redditività” e una “posizione di leadership nei mercati a più alto valore: leader globale sul Prestige e sui ricambi New Premium in Europa, Cina e Brasile”.
Pirelli ha chiuso i primi sei mesi del 2016 con un utile netto di 67,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 6,5 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno, e ricavi in aumento del 10,6% a 2.685,3 milioni.