Oica: cambio della guardia e sfida dei chip

L’annuale Assemblea Generale di Oica, tenutasi a Napoli, ha  eletto John Bozzella, presidente dell’Alliance for Automotive Innovation (Auto Innovators)  con sede negli Stati Uniti, come nuovo presidente dell’Associazione internazionale dei  costruttori di autoveicoli Oica (Organisation Internationale des Constructeurs d’Automobiles  – International Organisation of Motor Vehicle Manufacturers).  Bozzella succede a Fu Binfeng, vicepresidente esecutivo Oica e segretario generale  dell’Associazione cinese dei costruttori di automobili (Caam). 

Bozzella ha ringraziato Fu per il ruolo assunto specialmente durante la crisi senza  precedenti innescata del Covid-19, che è arrivata poco dopo l’elezione di quest’ultimo, alla fine del 2019. Com’è noto, la pandemia ha causato gravi perturbazioni nella catena del  valore dell’industria globale.  Bozzella ha osservato: “L’industria dell’auto continua ad affrontare impegnative sfide dovute  alla carenza e all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei semiconduttori, essenziali per  la produzione di auto. Si tratta di un problema che diventerà sempre più importante risolvere, dato che sia le tecnologie dei veicoli ibridi ed elettrici sia le tecnologie più  avanzate per la sicurezza alla guida, richiedono un quantitativo maggiore di semiconduttori e  di altri materiali soggetti a limiti nella fornitura”. Bozzella ha inoltre aggiunto, “com’è  sempre stato, lo spirito innovativo dell’industria automobilistica e la sua forza lavoro  dedicata saranno all’altezza di questa sfida in modo da poter creare un futuro mondo dei  trasporti più pulito, più sicuro e più intelligente“.

L’Assemblea Generale 2021 ha incluso anche una tavola rotonda finalizzata a discutere diverse questioni che l’industria dell’automobile sta affrontando, ma anche le opportunità  di leadership che le si presentano su tematiche come il cambiamento climatico e la  riduzione delle emissioni di CO2, argomento che è stato particolarmente opportuno  trattare a seguito della conferenza delle Nazioni Unite COP 26 di Glasgow. La tavola  rotonda ha incluso uno scambio di opinioni sulle varie iniziative politiche volte a vietare la  vendita di veicoli con motori a combustione interna per passare ai veicoli elettrici. Mentre  OICA intende pubblicare presto un position paper più completo, l’industria automobilistica  globale rimane fermamente impegnata a ridurre le sue emissioni di CO2. Le continue  innovazioni introdotte dall’industria inducono Oica a ritenere che ci siano molteplici  percorsi tecnologici per un futuro a zero emissioni di carbonio. Accelerare la transizione  verso l’elettrificazione e il trasporto a basse emissioni di carbonio richiede un’ampia collaborazione tra tutte le parti interessate nei settori pubblico e privato, per definire le misure essenziali per centrare l’obiettivo, che interessino anche le infrastrutture, la  resilienza della rete elettrica, le catene di fornitura e la riconversione industriale.

L’associazione internazionale Oica è stata fondata nel 1919 e attualmente riunisce 36 associazioni di  categoria in tutto il mondo, compresi tutti i principali Paesi produttori di automobili in Europa,  America e Asia. Oica è l’unica organizzazione non governativa di produttori di automobili e veicoli industriali accreditata presso le Nazioni Unite e rappresenta gli interessi tecnici dell’industria  automotive mondiale presso le istituzioni e organizzazioni internazionali.

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