Noleggio a lungo termine: cala il diesel, boom benzina
Nei primi 9 mesi del 2019 la flotta del noleggio a lungo termine è cresciuta ulteriormente, a fronte di un flusso di nuove immatricolazioni significativo, ma stabile rispetto al 2018. E, di pari passo, continua l’allontanamento dal diesel, con i “fuggiaschi” che si rifugiano, quasi interamente, nelle alimentazioni a benzina. A rivelarlo è Aniasa, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità.
Immatricolazioni in crescita
Immatricolazioni stabili sui buoni livelli del 2018 (213.000), una flotta in decisa crescita (+14%) che già a settembre 2019 ha superato la quota record di 1 milione di veicoli in circolazione. Si fa sentire la campagna di demonizzazione del diesel, condotta anche attraverso blocchi ingiustificati alla circolazione in città dei veicoli di ultima generazione (con emissioni ridotte al minimo): così prosegue la discesa del gasolio (-12% e una quota che passa dal 76% al 66% del circolante a noleggio a lungo termine), di cui beneficiano quasi interamente le alimentazioni a benzina (con conseguente, paradossale, aumento delle emissioni di CO2) e solo in piccola parte le “alternative” che non “sfondano”. Di fronte alle incertezze dello scenario economico, normativo e politico, la clientela del noleggio continua a preferire la proroga dei contratti in essere rispetto al rinnovo della flotta.
Noleggio a lungo termine, un milione di veicoli
Il principale risultato evidenziato dai nuovi dati annunciati dell’Associazione non può che essere il raggiungimento e superamento della soglia di 1 milione di veicoli in noleggio a lungo termine. Una quota che attesta il crescente gradimento per questa formula da parte delle aziende di qualsiasi dimensione (grandi multinazionali, di medie dimensioni e PMI), liberi professionisti e anche privati e la sua centralità tra i metodi di acquisizione dei veicoli. Sul fronte delle immatricolazioni evidente l’aumento delle city car e delle utilitarie che, insieme alle vetture medie, costituiscono il 75% del totale: 3 vetture su 4 immatricolate a noleggio sono quindi auto di dimensioni medio-piccole. Un dato ben lontano dallo stereotipo che sembra ancora albergare e giustificare alcune scelte irragionevoli del decisore politico che, da ultimo in ordine di tempo, nella recente Manovra aveva inizialmente motivato un aumento di oltre il 300% (poi rivisto fino a quasi annullarlo) della tassazione sull’uso dell’auto aziendale come una misura che avrebbe penalizzato solo limitate fasce di popolazione privilegiata che utilizzava SUV o vetture di elevata cilindrata. Un’ulteriore conferma in tal senso arriva dalla top ten delle vetture più scelte dalla clientela del noleggio a lungo termine, che vede in testa nelle prime 5 posizioni Panda, Clio, 500X, Ypsilon e Tipo. Seguite da Qashqai, 3008, Renegade, 500 e Golf.