Noleggio a lungo termine: tendenze e preferenze
di Pier Luigi del Viscovo, direttore di Fleet & Mobility
La flotta in noleggio a lungo termine è fatta al 40% da utilitarie medie, segmento C, mentre le alto di gamma, segmento E, pesano solo il 3%. È quanto emerge dal Rapporto Aniasa – Confindustria, ma non è stato sempre così. All’inizio del decennio erano rispettivamente al 29 e al 14%. Cosa ha determinato l’abbassamento del mix? Gli anni 2011/2020 sono stati difficili per l’economia e anche per l’auto, che è crollata sotto i 24 miliardi di euro per poi tornare sì a 40, ma per effetto di un rimbalzo. Poi, Suv e crossover hanno reso attrattive vetture medie che prima magari erano un po’ snobbate da alcuni clienti.
All’interno delle aziende, avere in benefit un Suv o un crossover rendeva accettabile un abbassamento di fascia, da E a D e da D a C. Un altro motivo può essere l’allargamento del prodotto noleggio a clienti privati, le cui preferenze sono più orientate verso le utilitarie. Infine, le auto crescono: un gruppo C di oggi ha quasi le dimensioni di un gruppo D di 10 anni fa.
Cosa si può prevedere per i prossimi anni? AgitaLab, think tank di Agenzia Italia, lo ha chiesto ai partecipanti alla Capitale Automobile. Risposta: le medie potrebbero crescere di qualche punto e ancor più le grandi, queste forse grazie al massiccio ricorso al noleggio a lungo termine per le ibride plug-in.