Pneumatici Nokian sempre più “verdi”
di Gabriele Villa
Una battaglia o, se preferite, una sfida. Da giocare in tutte le condizioni ambientali per raggiungere anche con pneumatici che rispettino l’ambente, il target di un ambiente migliore. È quanto si propone Nokian Tyres che ha aderito all’iniziativa Science Based Targets dopo aver centrato il suo set di obiettivi per ridurre le emissioni di CO2 di gran lunga in anticipo rispetto alle previsioni.
Oltre gli obiettivi
“In termini di responsabilità ambientale, stiamo già considerando l’intero ciclo di vita del prodotto e tutte le nostre funzioni. Il nostro obiettivo per il 2020 era la riduzione del 20% delle emissioni di CO2 dalla produzione delle nostre fabbriche. Alla fine del 2017, avevamo già superato il 36%. Aderire a questa iniziativa è una naturale prosecuzione del nostro lavoro a lungo termine per l’ambiente, spiega Teppo Huovila, che si occupa dell’impegno in fatto di sostenibilità di Nokian Tyres.
“Siamo costantemente impegnati nello sviluppo di pneumatici con una resistenza al rotolamento ancora inferiore rispetto a prima, il che diminuisce significativamente le emissioni di GHG (gas ad effetto serra) generate durante l’utilizzo. Ad esempio, la riduzione media del 7% della resistenza al rotolamento dei nostri pneumatici venduti nel 2017 riduce ogni anno le emissioni di CO2 quanto 54.000 auto fanno annualmente, dice Huovila.
Le migliori pratiche
L’azienda mira a raggiungere l’approvazione per la Science Based Targets nel 2019. L’iniziativa Science Based Targets incoraggia le imprese a fissare obiettivi scientifici per combattere i cambiamenti climatici. L’iniziativa è una partnership tra Un Global Compact, Cdp (precedentemente Carbon Disclosure Project), Wri (World ResourcesInstitute) e Wwfb (World Wide Fund for Nature) per promuovere le migliori pratiche nel definire in maniera scientifica gli obiettivi climatici. Inoltre, valuta e approva in modo indipendente gli obiettivi delle imprese e delle Comunità.
Sul totale dei gas serra l’anidride carbonica non conta più del 5%, perché il principale gas serra (circa l’85% del totale) è il vapore acqueo. Allora su quale ipotesi dobbiamo demonizzare la CO2? Invece per i cambiamenti climatici vedi alla voce geo-ingegneria clandestina ..