Bruno Mattucci ad Nissan Italia, Ernesto Ciorra, direttore innovazione e sostenibilità di Enel,  Roberto Cingolani direttore scientifico dell’IIT

Nissan, Enel, e IIT insieme per lo sviluppo della mobilità elettrica. 

di Cesare Gasparri Zezza

Genova – Auto che si trasformano in veri e propri “accumulatori a quattro ruote”: da ricaricare durante la notte, quando la richiesta di energia è minima, e capaci di restituire l’energia alla rete durante i picchi diurni. Uno scambio che porterebbe un ulteriore risparmio per i possessori di vetture elettriche.

Si chiama “Mov-e”, il primo car sharing aziendale ad emissioni zero, realizzato da una partnership tra Nissan Italia, l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) ed Enel Energia.
Il progetto, vede impiegate, per la prima volta in Italia, delle colonnine di ricarica V2G (vehicle to grid) che consentono lo scambio bidirezionale dell’energia: dalla rete alle batterie e dalle batterie alla rete.  Le colonnine, anche se dotate della tecnologia adeguata, al momento non potranno rimettere l’energia in rete a causa di una “vacatio legge” in materia.

“In attesa che ci siano delle novità dal punto di vista legislativo – ha spiegato l’ad di Nissan Italia, Bruno MattucciNissan è già pronta con la tecnologia che consente la stabilizzazione della rete italiana attraverso l’impiego e la redistribuzione dell’energia immagazzinata nelle auto elettriche”.

Per sei mesi, Nissan Italia metterà a disposizione dei ricercatori dell’IIT, due Leaf, e due colonnine di ricarica con tecnologia V2G (istallate da Enel Energia) che potranno essere prenotate tramite una App. 

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