Niente aiuti? Governo responsabile del disastro

di Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto

Il calo delle immatricolazioni di autovetture nuove registrato a giugno si inserisce nel solco negativo tracciato a maggio e conferma lo stato di depressione del mercato automobilistico conseguente all’emergenza Covid-19.  Il fatto che siamo passati dal calo del 50% circa di maggio alla perdita di giugno che si attesta sul 23% non deve assolutamente far pensare a un miglioramento del mercato, ma il risultato è attribuibile esclusivamente al recupero di immatricolazioni di auto nuove ordinate prima della chiusura delle attività in Italia e non prodotte a causa della mancanza di parti e componenti determinata dal lockdown dei Paesi asiatici, in anticipo rispetto a quello europeo.

Al di là, quindi, di questa contingenza, il mese di giugno è stato caratterizzato da un modestissimo livello di raccolta, in taluni casi con cali del 50% rispetto allo scorso anno. Senza la correzione dei kilometri zero prodotta in finale, il risultato finale sarebbe stato ancor più deficitario.

E’ di tutta evidenza che il mercato non può riprendersi con le sole offerte promozionali che i vari brand hanno messo in campo e si avvicina a grandi passi la gelata autunnale. Diciamo basta all’incomprensibile atteggiamento di indifferenza del Governo e di parte della classe politica rispetto alla situazione dell’automotive: più andiamo avanti così, più è grande il rischio di chiusura nei prossimi mesi di centinaia di imprese della filiera della distribuzione auto, che si accompagnerebbe drammaticamente alla scomparsa di 40.000 di posti di lavoro.

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