Nel cuore della movida: Cupra Garage a Milano

di Gabriele Villa

Nel cuore della movida milanese  ha aperto i battenti il nuovo Cupra Garage Milano, in Corso Como 1, un ampio spazio espositivo che si sviluppa su una superficie di 350 metri quadrati distribuiti su due livelli per vivere eventi mondanissimi e ovviamente per presentare i modelli della gamma Al piano superiore si possono ammirare i modelli sportivi Cupra tra Suv e compatte sportive, con un’area dedicata alla gastronomia e al lifestyle, mentre al piano inferiore ci si può rilassare in uno spazio multidisciplinare destinato a incontri di lavoro. “Prima donna” in vetrina la Cupra Born, l’elettrica da 231  cv e 540 chilometri di autonomia.

Il Cupra Garage Milano sorprende con una parete di blocchi di rame riprendendo i colori che troviamo sulla carrozzeria dei modelli e con un soffitto molto particolare originale, caratterizzato dalla presenza di un’opera d’arte con la rappresentazione di una “connessione” con l’elettrificazione dell’industria automotive, e un’installazione di lampade Chispa by Marset realizzate per Cupra.

Il Cupra Garage si è aggiunto ai centri Cupra già presenti a Città del Messico, Amburgo e Monaco di Baviera. La presentazione del Garage di Milano è avvenuta durante la Milano Design Week e nei prossimi mesi altri Cupra Garage troveranno sede a Sydney, Madrid, Rotterdam, Berlino e Lisbona. “L’Italia – ha dichiarato il ceo di Cupra, Wayne Griffiths, che ha inaugurato il Cupra Garage – è il quarto mercato più importante a livello mondiale e stiamo riscontrando una crescita importante. Siamo passati da 200 unità vendute tra gennaio e agosto 2020, a 4.000 esemplari nello stesso periodo di quest’anno. Il merito va anche alla Formentor, mentre da novembre sarà in vetrina anche la nostra auto 100% elettrica Born”.

Dal canto suo  Pierantonio Vianello, direttore del marchio Cupra in Italia, ha sottolineato come “Corso Como 1 rappresenta un luogo simbolico, ci permette di essere presenti nel cuore della città dove sta avvenendo il cambiamento e la trasformazione di Milano”.

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